La parola biodiversità sicuramente non Vi suonerà nuova, in quanto spesso viene menzionata in molto ambiti, ma quale è il suo reale significato?
La biodiversità è un concetto sempre più presente nella nostra vita, in quanto legato ad una etica che dovrebbe favorire il benessere nostro e delle generazioni dell’immediato futuro.
In questo articolo, cercheremo di spiegare e fare chiarezza sul reale significato di cosa sia la biodiversità, e cosa significa perdere specie animali e vegetali, e quanto questo rappresenti una minaccia reale per noi, comprendendo sempre meglio quanto sia importante il legame che abbiamo con la natura che circonda le nostre esistenze.
Cominciano a dire che il la parola biodiversità si riferisce all’insieme di tutte le specie animali e vegetali che vivono nel nostro pianeta, alle loro differenze genetiche e agli importantissimi ecosistemi che formano, e vedremo anche di come sia fondamentale sostituire la parola “natura” con il concetto di “biodiversità”, in quali zone del nostro pianeta si concentra maggiormente e cosa fare per preservarla.
Quale è il significato di biodiversità?
Il termine è chiaramente di origine anglosassone, ed è l’abbreviazione di biological diversity, ed è stato coniato solo nel 1988, da un entomologo statunitense: Edward O. Wilson che ne ha dato la seguente definizione: “La biodiversità è l’insieme di tutte le diverse forme di vita della Terra, di cui noi rappresentiamo una specie”
Come si vede è un concetto racchiuso in una semplice frase, ma nello stesso tempo immenso. Intanto cominciano a chiarire che la biodiversità è fondata su una scala composta da tre livelli:
- La diversità genetica;
- La diversità delle specie;
- La diversità degli ecosistemi.
Nel nostro pianeta abbiamo circa 1,74 milioni di specie animali, vegetali, fungine e microrganismi, ma è ormai certi che sono ancora tante quelle ancora da scoprire, soprattutto negli angoli più remoti e quindi maggiormente incontaminati.
Questa incredibile ricchezza biologica, rappresenta anche un’importanza assolutamente fondamentale, in quanto oltre il 40% dell’economia mondiale, deriva dalle risorse biologiche disponibili quali: materie prime, colture, animali, risorse energetiche e tanto altro senza dimenticare di come le scoperte in campo medico e farmacologico, abbiamo avuto e continuano ad avere tuttora bisogno della biodiversità.
Le aree che comprendono i Paesi megadiversi.
Come concetto generale la biodiversità non è distribuita in modo uniforme sulla Terra, in quanto aumenta spostandosi dai poli verso l’equatore e secondo la Conservation International: una ONG ambientale, circa il 70% della flora e della fauna del mondo è presente in 17 paesi o zone chiamati anche Paesi megadiversi, dove sono concentrate tantissime specie endemiche che risiedono stabilmente in un luogo ben definito.
Vediamo quali sono queste 17 Zone o aree:
- Australia
- Brasile
- Cina
- Colombia
- Ecuador
- Filippine
- India
- Indonesia
- Madagascar
- Malaysia
- Messico
- Papua Nuova Guinea
- Perù
- RD del Congo
- Stati Uniti
- Sudafrica
- Venezuela
Come si tutela la biodiversità?
Nel 1964, venne creata la prima lista rossa delle specie minacciate: importante strumento utilizzato dai governi per monitorare i progressi in materia di biodiversità ed oggi sono numerose le iniziative pubbliche e private impegnate a salvaguardare la biodiversità, e tra queste spiccano anche molte organizzazioni internazionale e numerose ed importanti ONG, tutte con l’obbiettivo primario della tutale universale.
Oggi è oramai acclarato che il sistema migliore di preservare la biodiversità è salvare gli ecosistemi nel loro insieme e non solo le singole specie più o meno minacciate e per farlo, bisogna conciliare il benessere degli ecosistemi nella loro interezza con le esigenze della vita umana.
Per fare questo è fondamentale capire che ognuno di noi ha un ruolo fondamentale per combattere tutte le insidie che stanno minacciando la biodiversità.
In quanto è vero che un ruolo fondamentale lo hanno i governi e le organizzazioni impegnate su questo fronte, ma sono altrettanto importanti tutte le nostre azioni quotidiane che possiamo direttamente mettere in atto per proteggere il nostro pianeta.
Anche piccole azioni possono avere grandi effetti, in quanto per fare un esempio la produzione di oggetti comuni, a causa del consumo di materie prime ed energia, dei trasporti ed altri, hanno sempre un impatto sulla fauna e sulla flora.
Tutto questo senza cambiare radicalmente le nostre abitudini e il nostro stile di vita, in quanto bastano piccoli accorgimenti quotidiani, per iniziare a determinare un impatto positivo sulla biodiversità.
L’acqua come bene primario fondamentale.
Altro aspetto fondamentale è l’importanza dell’acqua, il bene più prezioso che abbiamo, in quanto fondamentale in tutto ciò che ci circonda; questo bene primario che è stato la culla della vita molecolare e dove si sono evolute, con una varietà straordinaria di forme e di tecniche per sopravvivere in tutte le differenti condizioni idriche, ed ovunque c’è acqua, salata o dolce, fredda o calda ed addirittura sulfurea, c’è comunque vita.
È quindi necessario avere cura dell’acqua sia come risorsa idrica, sia per diminuire i costi e a ridurre i consumi energetici per la distribuzione e per il trattamento delle acque reflue.
Le piccole accortezze quotidiane che possiamo porre ogni giorno sono molte, come ad esempio usare l’acqua del rubinetto e una bottiglia riusabile invece dell’acqua imbottigliata. Od ancora utilizzare saponi convenzionale e non gli antibatterici, in quanto permangono nell’ambiente inquinandolo con i composti chimici contenuti.
Ma anche acquistare alimenti di stagione va a favore della biodiversità, utilizzando prodotti locali e riducendo anche il consumo di carne annuo pro-capite, che da noi si stima essere di circa 62 kg: un consumo circa doppio rispetto al massimo consigliato dall’organizzazione mondiale della sanità, indicato in 30 kg l’anno.
L’importanza degli alberi per la biodiversità.
Altro punto cruciale per la salvaguardia della biodiversità è la protezione degli alberi e delle piante in genere in quanto tutelare le nostre foreste ed i boschi, integrandoli magari con colture agricole annuali, rappresenterebbe un metodo antico ad imitazione con quello che accade in natura, e tutto questo porterebbe ad avere molteplici effetti positivi.
La sinergia positiva che si instaurerebbe fra gli alberi e le colture favorirebbe la produttività dei terreni, a tutto beneficio delle comunità locali ed allo stesso tempo, gli stessi alberi sono un importantissimo rifugio e nutrimento per animali ed insetti.
E’ fondamentale che ognuno di noi sia informato sulla crisi della biodiversità e dei servizi ecosistemici, e magari cercare di impegnarsi, cercando di aderire a campagne di sensibilizzazione o magari scegliere di fare un’esperienze di volontariato a favore di specie animali protette o a rischio di estinzione, ma anche impegnandosi nella protezione ambientale in genere, in quanto parlare di “biodiversità” ha uno scopo vitale per ognuno di noi: farci ricordare che la specie umana è unica e fa parte delle tante specie presenti sulla terra, e come tale con lei interconnessa ma anche interdipendente da tutte le altre.