Abbiamo raggiunto per Moltouomo.it, a Matera, Simon Zhu vincitore del Paganini 2023, il prestigioso premio per i virtuosi del violino, dove sarà protagonista con l’Orchestra Sinfonica di Matera al Concerto di Capodanno, mentre ieri sera ha fatto sold-out al Concerto ad Altamura.
Conosciamolo meglio attraverso la sua BIO: nato a Tubinga nel 2001, compie gli studi al Mozarteum di Salisburgo, in Austria, con Wonji Kim-Ozim e il professor Tomasz Tomaszewski, presso l’Istituto Julius Stern dell’Università delle Arti di Berlino. Attualmente studia con la Prof. Ana Chumachenco presso l’Università di Musica e Teatro di Monaco e con lezioni private da Ning Feng.
Da quando nel 2016 ha vinto il primo premio al 13° Concorso Internazionale Georg Philipp Telemann a Poznan, in Polonia, ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ultima in ordine di data è la vincita, come detto in apertura di articolo, del Concorso ‘Premio Paganini’ 2023 di Genova, nonché il premio speciale per il miglior concerto di Paganini, che gli è valsa una serie di importanti impegni concertistici, incluso l’onore di esibirsi sul violino appartenuto a Paganini, il celebre “Cannone” di Guarneri del Gesù del 1743.
Il debutto di Simon Zhu è stato alla Berlin Philharmonie nel 2015 e da allora si è esibito più volte come solista. Ha tenuto concerti in tutto il mondo esibendosi con rinomate Orchestre, tra cui l’Accademia di St. Martin-in-the-Fields, la Berlin Symphony Orchestra e la Salzburg Chamber Solists.
È stato accademico presso l’Accademia Hope Music e presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona, dove ha collaborato con Salvatore Accardo. Dal 2020 sino alla fine del 2023, si esibisce su di uno strumento Montagnana, generosamente fornito dalla Florian Leonhard Fellowship, mentre dalla Stagione in corso suona un violino di Zosimo Bergonzi di Cremona del 1760 circa. Lo strumento è un generoso prestito della Stretton Society.
Sei molto giovane ed hai già vinto premi importanti, quali sono i tuoi obiettivi di carriera?
Sono contento di aver vinto il Premio Paganini 2023, è un premio prestigioso non è stato facile dato che c’era molta competizione. Sono felice di averlo vinto in Italia e di poter suonare in Italia. Il mio obiettivo più importante è portare la mia musica nel mondo, suonare il violino e suonare la mia musica è il mio lavoro ed è ciò che amo a fare. Sono molto fortunato.
Simon hai nominato l’ultimo premio vinto, il Paganini 2023. Cosa apprezzi del grande Maestro Paganini?
Paganini è il più grande violinista di tutti i tempi. Lui sa come tirare fuori dal violino tutta la forza della musica. Questa è la cosa che mi colpisce maggiormente di lui. Paganini era molto influenzato dalla musica dell’Opera italiana e quindi nonostante il suo virtuosismo sia molto tecnico riesce ad esprimere la bellezza della musica.
Essere un virtuoso di uno strumento prevede grandi sacrifici e tanta dedizione, cosa consigli ai giovani allievi musicisti?
Certo è un mestiere che richiede molta pratica e molta disciplina. La cosa più importante, secondo me, per arrivare al successo, e che quindi consiglio a giovani musicisti come me, è quello di continuare sempre ad amare la musica.
Sei rimasto affascinato da Matera. Cosa ti ha colpito di più di questa meravigliosa città?
Non conoscevo la città prima di arrivare, avevo letto su internet che nel 2019 è stata capitale europea della cultura. Quando sono giunto a Matera ho capito il perché. Sono rimasto sorpreso dalla sua bellezza, ho visto questa città incastonata tra le montagne. Ho goduto dei paesaggi sulle grotte della Murgia, dei panorami mozzafiato, dei vicoli e vicoletti tra i Sassi, molto pittoreschi, e anche del buonissimo cibo.
Eri già stato in Italia? Pensi di tornare per visitare altri luoghi di questa nostra bellissima penisola?
Avevo visitato molte città del Nord Italia, in Lombardia e in Toscana, mentre questa estate ho apprezzato molto la Sicilia. Ho suonato anche a Bari e ho avuto modo di visitare la Puglia.
Mi piace molto l’Italia e voglio tornare per conoscere anche altre regioni perché ognuna è diversa e particolare.
Il concerto di Capodanno ha sempre un fascino particolare. Cosa ti lascia professionalmente un evento del genere?
Sono molto onorato di partecipare al concerto di Capodanno in un contesto come questo nella città di Matera. Inoltre, essendo l’ultimo di una serie di concerti avvenuti nella città assume un significato particolare. Spero di lasciare nelle persone che ascolteranno il concerto tante emozioni e bei ricordi.
Simon, come è stato il tuo rapporto con l’Orchestra sinfonica di Matera?
Sono stato molto sorpreso del livello qualitativamente alto di questa orchestra composta da molti giovani musicisti.
(La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è sostenuta dal Comune di Matera, dalla Provincia di Matera e dal Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera. Il Ministero della Cultura ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali).
Sono anche estremamente disponibili ed empatici, ieri ad esempio avevo chiesto dove potevo acquistare un famoso prodotto locale, un liquore, e loro immediatamente se lo sono procurato e me lo hanno regalato.
Dove potremmo ascoltarti nell’anno nuovo?
Il programma è in continuo aggiornamento, comunque il 7 gennaio sarò a Trieste al Museo Revoltella con la Ferruccio Busoni Orchestra, il 23 gennaio a Parigi al Louvre, il 24 gennaio a Torino al Conservatorio Giuseppe Verdi, il 02 febbraio sarò in Polonia e il 7 febbraio a Berlino…tornerò in primavera anche a Siena, Arezzo e Firenze. (Si possono seguire le altre date e gli aggiornamenti a questo link: https://www.simonzhu-violin.com/dates
Ringraziamo per la disponibilità e l’assistenza all’intervista l’interprete dall’inglese la dott.ssa Maria Casiello e l’ufficio stampa FOSM (Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera) in persona della giornalista Sissi Ruggi.
Buon concerto e Buon anno a tutti!