Bleisure Trips: dagli Stati Uniti, il nuovo modo di affrontare i viaggi di lavoro
Unire lavoro e svago non è mai stato così semplice: ecco i bleisure trips, la novità nei viaggi di lavoro che piace a tutti.
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Bleisure Trips, ovvero quando una parola è nuova per noi, ma che invece racconta un modo di viaggiare per lavoro che sta prendendo sempre più piede negli Stati Uniti (e pare sia sbarcato anche da noi in Europa).
Chiunque viaggi regolarmente per lavoro sa che tra meeting, fiere e cene di lavoro, il tempo libero è inesistente e non appena il tempo del lavoro è terminato, subito un aereo o un treno attende per rientrare prontamente in ufficio. Sia che si tratti di una breve trasferta di un paio di giorni, sia che il lavoratore parta per un viaggio di una o più settimane, il tempo passato fuori dall’azienda ha sempre avuto la necessità di essere riempito di lavoro. Quindi spesso anche le serate o i weekend sono passati a svolgere mansioni d’ufficio come rispondere alle email, aggiornare CRM o simili.
Come è nata la parola bleisure e come è arrivata a noi?
Il termine bleisure è una crasi delle parole business e leisure (letteralmente, tempo libero) e identifica quei viaggi di lavoro che prevedono anche una parte di attività di svago per renderli più piacevoli e permettere al lavoratore di utilizzare quel tempo per il proprio benessere personale. Il lavoratore approfitta del viaggio aggiungendo qualche giorno di ferie o di permesso per godere delle possibilità di svago che offre il posto nel quale si sono spese giornate per estenuanti e lunghi incontri di lavoro.
Lo studio condotto nel 2017 negli Stati Uniti dalla GBTA (Global Business Travel Association) su questo tipo di viaggi ha portato alla luce dati molto interessanti su vari aspetti, tra cui quali sono i tipi di lavoratori che maggiormente cercano questa esperienza durante i loro business trip. Principalmente lo studio delle età rivela che rispetto a Baby Boomer e GenX, i Millennials sono molto più propensi a estendere il proprio viaggio per godere maggiormente di attività e di luoghi che stanno attraversando per motivi di lavoro. Il motivo è che quest’ultimi sono molto più interessati dei primi a scoprire nuovi posti e rimanere lontani da casa.
Inoltre questo nuovo modo di intendere la trasferta di lavoro, non coinvolge solamente la dirigenza, ma anche il middle-management e altri livelli. Questo rivela che sono molte le persone che hanno voglia di concedersi maggiore tempo per far sì che il bleisure trip sia arricchente sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista umano, personale e culturale.
Quali sono le prospettive dei Bleisure Trips in Italia?
Il bleisure è un immenso cambio di prospettiva sia per i lavoratori sia per le aziende, e sarà davvero molto interessante vedere in quali modalità e iniziative prenderà piede nelle aziende italiane. È possibile che i bleisure trips vengano aggiunti a dei pacchetti welfare già esistenti conferendo quindi un aspetto formalizzato alla pratica.
Già attualmente all’interno di alcune realtà aziendali, nonostante il concetto di bleisure trip come pratica ufficializzata non sia ancora approdato, non è raro sapere che alcuni lavoratori e lavoratrici abbiano effettivamente la possibilità di applicare questa prassi ai propri viaggi di lavoro, in particolare se questi li portano in luoghi sconosciuti.
In questi casi sono i viaggiatori stessi a chiedere ai datori di lavoro di poter usufruire ad esempio del volo di rientro alla fine del weekend per poter utilizzare il sabato e la domenica per vedere monumenti, visitare un museo o partecipare a eventi sportivi. In alcune occasioni anche la/il partner o la famiglia raggiunge il lavoratore per approfittare di poter visitare la città ad un costo molto inferiore rispetto al caso in cui si dovesse organizzare un fine settimana per tutte le persone al di fuori del business trip.
Quindi possiamo concludere che i viaggi bleisure rappresentano una delle ultime espressioni di una nuova concezione di lavoro, in cui le persone e le aziende comprendono entrambe l’importanza di alternare le attività operative e le attività di svago, per un nuovo livello di benessere del lavoratore. Nella consapevolezza che sono sempre più i pacchetti welfare aziendali a fare la differenza nell’attirare talenti piuttosto che il trattamento economico tout-court.