Minturno, quel complesso archeologico quasi sconosciuto
Complesso Archeologico visto dall'Alto | Credits: https://cultura.gov.it/
Ci troviamo a Minturno, nei pressi del Ponte Real Ferdinando sul Fiume Garigliano, tra Campania e Lazio; qui sorge il Complesso Archeologico di Minturnae.
Con una storia che risale al 296 a.C., Minturnae si erge come una delle gemme dell’antichità romana, rispecchiando un passato di grande grandiosità e importanza commerciale. Situata sulla sponda destra del fiume Liris (conosciuto anche come Garigliano), questa colonia marittima fu concepita principalmente per scopi commerciali, sfruttando la navigabilità del fiume e la prossimità al mare. La sua posizione strategica la rese un punto di approdo conveniente per la costa laziale, non lontano dal famoso santuario dedicato alla ninfa Marica, che successivamente fu consacrato alle divinità orientali Iside e Serapide.
L’impianto originario di Minturnae era di forma castrale, con un perimetro quadrato delimitato da mura in opera poligonale. Al suo interno, la città si sviluppava lungo gli assi ortogonali del cardo e del decumano, seguendo l’antica strada romana, la Via Appia.
Nel III secolo a.C., Minturnae cominciò a espandersi al di fuori del castrum, realizzando una nuova cinta muraria in opera quadrata, protetta da torri di difesa. La città fu progressivamente arricchita di importanti strutture, come il foro, un triportico ad alae, e un maestoso Capitolium.
Tuttavia, fu solo nel corso del periodo augusteo che Minturnae subì un’importante e radicale trasformazione urbanistica. Questo cambiamento fu guidato dalla nuova deduzione coloniale e portò alla monumentalizzazione del tratto urbano della Via Appia, attraverso la costruzione di portici, templi dedicati ad Augusto e a Cesare divinizzato, e la riedificazione del teatro.
La Minturnae dell’età repubblicana, caratterizzata da costruzioni in tufo, e quella dell’età augustea, realizzata in pietra, cedettero il passo alla città in muratura nell’assetto urbanistico di Adriano. Questo nuovo assetto prevedeva nuovi edifici e tecniche edilizie, oltre alla novità dell’acqua portata in città tramite un acquedotto, oggi ancora visibile. Le strade vennero abbellite con fontane e ninfei, ed il quartiere nord-occidentale si trasformò in una zona residenziale con la costruzione di varie case, tra cui la domus del teatro, la domus delle tabernae, la domus del portico e la domus del mercato.
Oggi, Minturnae è un affascinante complesso archeologico che ci permette di immergerci nella grandiosità e nell’ingegnosità dell’antica Roma. Le vicende e le fortune della città sono raccontate attraverso interventi di rifacimento e restauro che si sono susseguiti fino al VI secolo d.C.
L’Antiquarium del Complesso Archeologico
L’Antiquarium di Minturnae, inaugurato nel 1984, espone i reperti più significativi provenienti dalla città e dal territorio circostante. All’interno degli ambulacri del teatro romano, i visitatori possono ammirare una vasta collezione di materiali scultorei, tra cui statue di Augusto e Livia risalenti al tempo di Augusto e statue di Muse provenienti dal teatro. Il lapidarium ospita una ricca collezione di decorazioni architettoniche marmoree, riferite principalmente alle varie fasi di sviluppo del teatro e una serie di togati.
Il complesso archeologico
Le rovine della città si estendono per circa 50 ettari e comprendono numerosi edifici pubblici e privati, tra cui un teatro, un anfiteatro, un foro, un tempio, terme ed abitazioni. Il complesso archeologico è stato scavato a partire dal XVIII secolo. Gli scavi ospitano una varietà di monumenti, tra cui:
- Il foro romano, il centro della vita politica e sociale della città
- Il teatro romano, uno dei più grandi e meglio conservati d’Italia
- L’anfiteatro romano, un piccolo anfiteatro utilizzato per le gare gladiatorie e gli spettacoli di caccia
- I templi, tra cui il tempio di Giove, il tempio di Giunone e il tempio di Minerva
- I santuari, tra cui il santuario di Diana ed il santuario di Apollo
- Le mura, che circondavano la città romana.
Minturnae: una destinazione turistica imperdibile
Il complesso archeologico di Minturnae è un affascinante viaggio nel passato, offrendo uno sguardo sulla vita quotidiana dell’antica Roma e l’opportunità di ammirare il patrimonio artistico e culturale lasciatoci dai nostri antenati. La conservazione di questo sito storico è essenziale per preservare la memoria di una civiltà straordinaria e per consentire alle future generazioni di conoscere e apprezzare la grandezza dell’antichità romana. Il complesso archeologico di Minturnae è una destinazione turistica imperdibile per chi magari trascorre le vacanze nel basso Lazio e nel Circeo.