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26 anni senza Lady D, la Principessa triste: il ricordo di MoltoUomo.it

Diana Spencer 4

Diana Spencer, Princess of Wales 4

Ricordando la vita della Principessa più amata di tutti i tempi, Lady D.

Infanzia e adolescenza di Lady D

Nata a Sandringham il 1° luglio 1961, Lady D era la quarta di cinque figli del visconte e della viscontessa di Althorp. In seguito al divorzio dei suoi genitori, causato in parte dalla morte del figlio John dopo soli 10 giorni dalla nascita e al fatto di non aver avuto un ulteriore erede, Diana visse con la madre a Londra per un breve periodo prima di essere affidata al padre.

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Photo by: TIM GRAHAM/GETTY IMAGES

Diana fu educata presso il collegio di Riddlesworth Hall. Studentessa non particolarmente brillante si trasferì successivamente alla West Heath Girls’ School nel Kent da cui si ritirò nel 1977 dopo aver falliti per ben due volte l’esame di maturità. Frequentò poi per tre mesi una scuola di buone maniere in Svizzera, dove le vennero impartite lezioni di etichetta e dove svolse attività di galateo e gastronomia.

Nel ’78 decise di far ritorno a Londra risedendo per un periodo presso la casa della madre, la quale trascorreva lunghi periodi in Scozia. Al compimento dei suoi 18 anni i genitori le regalarono un appartamento a Coleherne Court dove visse sino al 1981 insieme a tre coinquiline sue amiche. In quegli anni frequentò un corso di cucina, pur non diventando mai una cuoca provetta, e lavorò dapprima come insegnante di danza all’accademia Madame Vacani e poi come governante per la sorella Sarah e hostess a feste ed eventi.

Vita privata di Lady D

Nel 1977, durante una battuta di caccia, conobbe il principe del Galles Carlo. All’epoca l’attuale re d’Inghilterra aveva una relazione con la sorella di Diana, Sarah. I due si lasciarono nel febbraio del 1978 a seguito di alcune indiscrezioni rilasciate da Sarah a due giornalisti. Le due sorelle continuare comunque a frequentare la famiglia reale.

Nell’estate 1980 Diana venne invitata ad assistere ad una partita di polo presso la tenuta di Philip de Pass, e nel corso del barbecue si avvicinò a Carlo e cercò di consolarlo per la recente scomparsa dello zio morto assassinato bell’agosto del 1979. La sincera compassione mostrata da diana colpì profondamente Carlo, tanto che la invitò ad assistere al Requiem di Verdi.

Quello fu solo il primo dei tanti inviti che seguirono. Diana partecipò infatti, insieme a Carlo, alle regate della Settimana di Cowes, fu invitata a bordo del Britannia e successivamente venne invitata a trascorrere alcuni giorni presso la dimora reale di Balmoral. Fu proprio in quell’occasione che alcuni paparazzi, ansiosi di scoprire chi fosse la nuova fiamma del principe del Galles, si appostarono sulle rive del fiume Dee e lo immortalarono in compagnia di Diana.

Con il passare dei mesi gli incontri tra i due si fecero sempre più frequenti e la stampa, così come tutto il pubblico britannico, si convinse ancor di più che sarebbe stata lei la futura sposa. La proposta di matrimonio arrivò il 6 febbraio 1981 al castello di Windsor.

Trascorse i suoi ultimi giorni di libertà dalla vita di corte insieme alla madre e al patrigno in Australia, prima di trasferirsi definitivamente a Buckingham Palace, dove dovette studiare il protocollo reale e il corretto comportamento richiesto ai membri della famiglia reale. Nonostante tutti gli insegnamenti impartitele si dimostrò però da subito anticonformista, ribelle rispetto alle rigide regole reali. E lo dimostrò già nel marzo 1981, quando si presentò ad un ricevimento indossando un abito nero in taffetá che scandalizzò i presenti per il taglio audace ben lontano dai look che aveva indossato sino ad allora.



Il matrimonio reale si tenne il 29 luglio 1981 presso la cattedrale di San Paolo a Londra davanti a più di 2000 invitati, tra cui esponenti delle famiglie reali straniere e numerose personalità politiche e diplomatiche. Dalla loro unione nacquero due figli, William Arthur Philip Louis nel giugno 1982 e Henry “Harry” Charles Albert David nel settembre 1984.

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Photo by: ewegottalove.com

Nonostante la loro relazione sembrasse procedere a gonfie vele, soprattutto nel periodo della seconda gravidanza, nel 1985 la loro unione si ruppe definitivamente. Lady D intraprese una relazione extraconiugale con l’istruttore d’equitazione James Hewitt, mentre Carlo ritornò dalla sua vecchia fiamma Camilla Parker-Bowels.

Il tradimento di Carlo rimase sconosciuto sino al 1992 quando venne pubblicato il libro di Andrew Morton, Diana – La sua vera storia, nel quale l’autore raccontava l’infelicità di Diana e i tentativi di suicidio a causa delle scarse attenzioni da parte del marito. Ne seguirono le registrazioni illegali delle telefonate tra i due reali e i rispettivi amanti, e la produzione del film ispirato al libro di Morton. Nel frattempo iniziarono i pettegolezzi sulla relazione tra Diana e James Hewitt che portarono nel 1994 alla pubblicazione del libro Princess in love di Anna Pasternak.

Il divorzio tra i due coniugi, annunciato già nel dicembre 1992 dal primo ministro John Major, venne ufficializzato nel 1996. A spedire le carte del divorzio alla principessa e al principe del Galles fu la regina Elisabetta, profondamente umiliata per le dichiarazioni rilasciate da Diana su Panorama in cui confermava la sua relazione con Hewitt e ammetteva davanti a tutto il mondo i tradimenti del marito con Camilla.

Dopo il divorzio Diana continuò ad abitare nell’appartamento di Kensington Palace, dove aveva vissuto con Carlo. Per quasi due anni frequentò in gran segreto il cardiochirurgo Hasnat Khan, con il quale troncò la relazione nel giugno 1997.

L’incidente che costò la vita a Lady D

Poco più di un mese dopo la fine della relazione con Khan iniziò una relazione con l’imprenditore Dodi Al-Fayed, con il quale trascorse insieme ai figli alcuni giorni di vacanza su uno yacht acquistato proprio per l’occasione.

A fine agosto i due trascorse anche un paio di giorni in Sardegna, dopo la quale decisero di fare tappa a Parigi. Qui dopo essersi accorti di alcuni paparazzi appostati davanti all’Hotel Ritz, pensarono sarebbe stato meglio trascorrere la notte in un appartamento a Arsène Houssay. Ma, mentre erano a bordo della loro auto, si accorsero di essere seguiti da alcuni fotografi, così l’autista accelerò per tentare di distanziarli. La fuga terminò purtroppo con lo schianto nel tunnel di Pont de l’Alma.

All’arrivo dei soccorsi Lady D era ancora viva, ma sfortunatamente a nulla servirono i tentativi dei medici. La principessa morì alla 4.00 del 31 agosto presso l’ospedale Pitié-Salpêtrière a causa delle lesioni interne riportate.

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Photo by: SHUTTERSTOCK

Sull’accaduto si sono susseguite numerose teorie, molte delle quali sostenevano che dietro al tragico incidente potessero esserci i servizi segreti britannici. Dalle indagini condotte però si concluse che l’incidente venne causato dalla cattiva condotta dell’autista Henri Paul.

I funerali pubblici si tennero il 6 settembre nell’abbazia di Westminster.

Il nostro ricordo di Lady D

Nonostante siano trascorsi 26 anni da quel giorno il ricordo di Diana è ancora vivido nelle menti di ogni cittadino britannico e straniero, perché la morte di Lady D è stato una tragedia che ha sconvolto il mondo intero e spezzato il cuore di miglia di persone.

E nel giorno del 26° anniversario dalla sua scomparsa in molti hanno voluto ricordare la principessa ribelle e una tra le figure più amate di sempre.

Per commemorarla sono stati anche messi all’asta tre dei suoi abiti più iconici: l’abito di seta rosso scarlatto e con un motivo tartan lamé disegnato da Bruce Oldfield, che la Lady Diana aveva indossato durante la prima del film Hot Shots! all’Odeon Leicester nel novembre del 1991; un capo aderente senza spalline, in crêpe di seta bianca alterate a due bande di velluto di seta nero.  indossato da Lady D per una funzione privata e un abito da sera, indossato in occasione di una cena di gala al Royal York Hotel di Toronto nel 1986 caratterizzato da un corpetto aderente in faille nero con scollo décolleté e spalle scoperte, maniche corte e gonna drappeggiata in seta color giada con fusciacca sfrangiata e spacco laterale, entrambi disegnati dalla stilista Catherine Walker.

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