Tutti pazzi per il vinile second hand: il mio cuore suona il rock…
Il mondo del vinile second hand: dove e cosa acquistare per valorizzare una collezione. Consigli per appassionati e neofiti dei dischi.
Il re dei vinili second hand. Abbey Road, Beatles. Photocredit rollingstones.it
La giornata del Negozio di Dischi è ormai passata (il Record Store Day cade il 22 aprile), ma il fenomeno che ruota intorno al caro vecchio vinile second hand è diventato un vero e proprio mercato.
Nonostante l’avvento dello streaming digitale, infatti, i vinili stanno vivendo una nuova stagione di successo grazie alla popolarità del vintage fra i giovani e tra gli appassionati di generi musicali come l’indie, il rock, il punk e ai collezionisti.
Molti di loro, puristi e nostalgici, apprezzano l’inimitabile qualità del suono degli LP, da ascoltare sotto la puntina che ne “legge” i solchi ed il second hand è la maggior piazza di scambio.
In particolare, i vinili di seconda mano sono diventati molto popolari grazie alla loro rarità e alla possibilità di scovare dei tesori nascosti nei negozi di dischi. Tra i primi artisti che hanno inciso su vinile ci sono i Beatles, ma anche il mangiadischi portatile degli anni ’70 Penny è un oggetto di culto, tra i collezionisti.
Nonostante tutto, il disco resiste e il vinile second hand è una forma di investimento
Negli ultimi anni, i negozi di dischi indipendenti hanno assistito ad un aumento delle vendite. E’ moda, status, profuma di conoscenza ma, soprattutto, di nostalgia: è l’esperienza di tenere un disco in mano, di ammirarne la copertina, talvolta vere e proprie opere d’arte, di apprezzare la qualità del suono, abbastanza sporco da essere vero. Per non parlare del fatto che, per non doversi alzare ogni volta che un brano finisce, si è portati ad ascoltare l’intero LP, imparando a conoscere anche i brani meno pubblicizzati e, spesso, di ugual valore o, in taluni casi, superiore.
E , sotto il profilo economico, il mercato dei vinili second hand ha dimostrato una grande capacità di resistere alle crisi economiche e alle trasformazioni del mercato musicale. Infatti, molti collezionisti considerano i dischi una forma di investimento, poiché quelli rari e ben conservati aumentano decisamente di valore, con il tempo.
Novità e tradizioni musicali? Si riscoprono con i dischi
Un altro aspetto che ha contribuito al successo dei vinili è la possibilità di scoprire nuova musica. Molte etichette indipendenti pubblicano i loro album su dischi in edizioni limitate, creando un senso di esclusività e rendendoli oggetti da collezione. Inoltre, molti negozi di dischi organizzano eventi e serate in cui i clienti possono ascoltare e acquistare nuove uscite, creando una comunità di appassionati di musica che amano condividerla in quel certo modo.
Tra le spinte a correre tra le braccia del mondo del vinile second hand vi è anche la tendenza ad andare alla riscoperta delle tradizioni musicali. Sono molte le band e gli artisti che hanno deciso di pubblicare i loro album su vinile per regalare una qualità del suono del tutto unica ed un’esperienza di ascolto più coinvolgente.
Così come capita di frequente che la produzione musicale moderna ispiri alle sonorità e alle atmosfere degli album pubblicati nel passato, creando un’interessante fusione tra ieri e oggi, trasformando il disco in una sorta di ponte tra le tradizioni musicali del passato e l’innovazione del presente.
Dal 2007 il Record Store Day e su Subito più di 22 mila annunci per vinili second hand
Dal 2007 – anno della sua nascita ad oggi – il Record Store Day è diventato un appuntamento immancabile per gli appassionati, che si radunano nei negozi di dischi, meglio se indie . Solo a Londra sono una cinquantina gli store indipendenti e, fra tutti, svetta il Phonica Records, a Soho.
Molte etichette attendono proprio questo evento per il lancio delle proprie novità, ma il grosso dell’affare è nell’usato. Dischi rari, collezioni di gruppi preferiti o, semplicemente, quella canzone, quella incisione che ricordiamo con particolare trasporto perché è legata ad un momento speciale della nostra vita.
E, tanto per averne un’idea, sulla piattaforma Subito.it sono presenti oltre 22.000 annunci di vinili second hand nella categoria Musica e Film, dove gli appassionati possono trovare autentici tesori del passato e quel disco che manca alla propria collezione.
Si trovano nelle piattaforme di scambi, vendita nuovo e usato, marketplace, da Ebay.it ad Amazon a Facebook.
“Venghino venghino, vinili second hand dei Beatles, Queen, Pink Floyd, Genesis, Rolling Stones… “
Più di mille annunci per offrire un vinile dei Beatles: dal vinile bianco al vinile rosso per Yellow Submarine fino ad Abbey Road, il vinile blu, tutti in edizione limitatissima.
Dal pianeta Pink Floyd arrivano la prima stampa del doppio album The Wall e quell’Ummagumma che proiettò il gruppo leggendario alcuni anni luce avanti rispetto al panorama musicale dell’epoca. E si trovano anche lotti di 10 vinili della band di Roger Water & Soci per cifre che sfiorano i 200 euro.
Abbiamo finito? No. Money for Nothing dei Dire Straits è disponibile, come Let it Bleed dei Rolling Stones. E, spostandoci un po’ più avanti negli anni (ma non troppi), si può trovare la mitica Purple Rain di Prince o la sua colonna sonora del primo film di Batman. E così via, per tutta la storia della musica, dai Led Zeppelin ai Queen. E uno dei gruppi più ricorrenti, nel mercato del vinile second hand, sono i Genesis, di cui è disponibile il mitico The Lamb Lies Down on Broadway, LP doppio con cui Peter Gabriel saluta la band: almeno una sessantina di offerte per un pezzo di storia della musica rock.
I fan del punk potranno trovare, invece, il primo vinile dei Ramones, quelli del pop Thriller di Michael Jackson o la prima stampa di Lemon del 1993, degli U2.
Si arriva ancora più indietro: basta cercare, e neanche tanto, per scovare i 45 giri di Elvis Presley, da Love Me Tender a Good Rocking Tonight.
Nei vinili second hand tutto il panorama della musica italiana
Notevole anche l’offerta di vinili second hand di musica italiana.
Il più “facile” (si fa per dire) da trovare, è Lucio Battisti: l’offerta va da Pensieri e Parole a Il Mio Canto Libero. Erano i tempi in cui gli artisti pubblicavano un 45 giri ogni due settimane. E quasi tutte sono fissate indelebilmente nella memoria di chi ha qualche capello grigio. Se c’è Battisti, non può mancare Mina, sia in versione 45 giri – Se Telefonando – sia in versione 33, con l’album strepitoso, Mina Fossati.
Si possono trovare vinili second hand iconici di Lucio Dalla – uno fra tutti il doppio LP live Dallamericaruso, pura poesia in musica – o di Claudio Baglioni con il suo insuperato ed insuperabile Questo Piccolo Grande Amore nella sua prima stampa, in vendita a 100 euro. Ce n’è anche per Vasco Rossi, con il suo Vado Al Massimo del 1982 e lotti di vinili – usati quasi per niente – degli anni d’oro del roker di Zocca, dal 1978 al 1987 a meno di 300 euro. Le rarità ci sono eccome, però, ed una di queste è rappresentato dal doppio LP di Fabrizio De André Nuvole Barocche e Storia Di Un Impiegato.
Non possono mancare il rap o il pop: Fabri Fibra, Articolo 31, gli 883 con il loro clamoroso successo Nord Sud Ovest Est. E, fenomeno di costume esplosivo, per l’epoca, un unico singolo annuncio per il T’Appartengo di Ambra Angiolini giovanissima all’epoca e valutato ben 200 Euro.
Ma come mai, se il vinile è così apprezzato, c’è chi se ne libera?
La domanda può sembrare banale, ma è soltanto una conseguenza dell’evolversi dei tempi: la musica, oggi, si ascolta dallo smartphone o da Alexa. Per ascoltare i vinili, ed apprezzarne l’infinita superiorità, bisogna disporre della giusta attrezzatura. E trovarla non è ne facile né a buon mercato.
Cominciamo dal piatto o, se preferite, dal giradischi: di design, hi tech per un ascolto professionale oppure, anche questo, vintage o second hand: è il caso del Penny, il mangiadischi portatile (solo per 45 giri però) che impazzava negli anni ’70. Trovarlo è un colpo di fortuna ma se è pure funzionante, la cosa ha del miracoloso.
E poi cuffie, amplificatori, portadischi, sedute e divani per ascoltare la musica in grazia di Dio.
Già, perché chi ama il vinile ci costruisce intorno la propria casa: prima di tutto i dischi e tutto quello per goderseli al meglio. E poi – ma solo poi – tutto il resto.