Film Netflix Era ora, una risata amara sul tempo che scorre
Edoardo Leo e Barbara Ronchi tornano con “Era Ora”, commedia triste sul tempo che scivola via senza che ne accorgiamo. Da oggi su Netflix.
"Era ora". Photocredit palomaronline.com
Prodotto da BIM Produzione, Palomar e Vision Distribution, sbarca oggi su Netflix “Era ora”.
Il film, per la regia di Alessandro Aronadio, è interpretato da Edoardo Leo e da Barbara Ronchi: torna, dopo “Orecchie” e “Io c’è” la premiata coppia Aronadio – Leo, con un film che ci restituisce una fotografia implacabile sulla deleteria capacità di sprecare il proprio tempo e di rendersene conto quando, ormai, è sempre troppo tardi.
Il viaggio di Dante nel tempo che scorre più veloce di noi
Lei, Alice (Barbara Ronchi), è una disegnatrice. Lui, Dante (Edoardo Leo) fa l’assicuratore ma, principalmente, è uno che corre sempre ma, nonostante questo, arriva in ritardo. Anche la sera del suo quarantesimo compleanno, alla festa a sorpresa che Alice gli organizza.
La mattina dopo, però, Dante si accorge che qualcosa è cambiato: si ritrova improvvisamente catapultato ad un anno di distanza, con Alice incinta e 41 candeline da spegnere.
Così, ad ogni nuovo risveglio Dante si accorge che è passato un altro anno. In capo ad una manciata di giorni, se ne vanno dieci anni che Dante non ha vissuto, con tutte le conseguenze: la figlia che cresce, la perdita del padre e le sue relazioni personali che sbiadiscono giorno dopo giorno, compleanno dopo compleanno. Dante è uno che ha talmente rincorso il futuro da essersi completamente perso il presente.
Non vi ricorda qualcuno?
Il film, nella sua presentazione alla Festa del Cinema di Roma, ottobre 2022, ha suscitato un coro unanime di plauso, nella critica, e Netflix non si è certo risparmiata nella promozione del titolo. Nonostante ispirazioni ad altre pellicole con il medesimo tema, “Era ora” è diverso.
Niente macchine del tempo, portali ultradimensionali, incidenti quasi mortali, incantesimi, come accade nelle sceneggiature dei film che, prima di questo, hanno proposto i salti nel futuro e nel passato e ai quali “Era ora” si è ispirato.
Anche perché Dante non può fermarsi, né tornare indietro. Può solo continuare ad andare avanti, rendendosi conto di quanto sia importante rallentare e gustare gli attimi di vita che la quotidianità ci riserva. Insomma, vivere non è correre e Dante lo imparerà a proprie spese.
“Imparare a vivere non è correre: la lezione di vita di Dante e di “Era ora“
E’ un viaggio strano, la commedia di Aronadio, anzi straniante, in cui si ride amaro. Certo, è una storia fantastica, ma sorprendentemente vera nel disegnare, impietosamente, la nostra folle corsa verso un traguardo che non raggiungeremo mai, mentre lasciamo indietro pezzi della nostra vita.
“E’ una commedia dolorosamente divertente – spiega il regista – che parla di me, di noi, dei nostri errori, di quello che rischiamo di perdere ogni giorno, di quello che abbiamo lasciato indietro, di quello che abbiamo dimenticato e del tempo che ci sfugge dalle mani, proprio come capita a Dante”. Ma è anche la fotografia di una coppia che vive in maniera proprio differente, con orologi sincronizzati su orari diversi.
“Ho trascorso molti anni in cui il tempo non passava mai – fa eco Edoardo Leo – aspettavo il momento di essere soffocato dal lavoro. Ora sono nella fase che ho sempre desiderato, quella del lavoro a nastro. […] Questo mestiere – continua l’attore – non è una passione, è qualcosa di più, che ti divora, poi però ti rendi conto che hai lasciato qualcosa sul campo. Credo sia una chimera trovare un equilibrio. Non riesci mai. Spesso – conclude – mi chiedo perché tolgo del tempo alla mia famiglia per recitare a teatro o girare un film. Non ne posso fare a meno, questa è la risposta”.
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare nulla. Uno si chiama ieri e l’altro si chiama domani, quindi oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e soprattutto vivere”: parola di Dalai Lama. “Era ora” vi aspetta, da oggi, su Netflix: trovate il tempo di guardarlo.