Cerchi l’anima gemella? Ci pensa ChatGPT
Credits: Lisa Scheer
Se Microsoft, Google e altre grandi aziende tecnologiche hanno deciso di puntare sull’intelligenza artificiale per i propri prodotti di largo consumo, anche altri settori sembrano intenzionati a sfruttare questo nuovo filone.
A sorpresa, tra quelli che già lo stanno facendo c’è il dating, con un’app che già sta utilizzando ChatGPT per favorire gli incontri tra anime gemelle. Si tratta di OKCupid, una delle applicazioni più note in questo particolare ambito, la quale ha deciso di utilizzare il programma di OpenAI per stabilire il set di domande fondamentali su cui si dovrebbe basare il primo approccio ad una relazione sul social media. Andiamo a vedere quali.
La nuova frontiera del dating: OKCupid utilizza ChatGPT per far incontrare le anime gemelle
OKCupid ha in pratica delegato a ChatGPT le sei domande cui dovrebbe rispondere chi è interessato a trovare un’anima gemella con cui relazionarsi prima sul web e poi nella vita di tutti i giorni. Le sei domande sono le seguenti:
- sei più introverso o estroverso?
- sei una persona mattiniera o notturna?
- qual è il tuo modo preferito di trascorrere un fine settimana?
- cosa apprezzi di più in un partner?
- come fai a sapere quando portare una relazione al livello successivo?
- come riesci a bilanciare le tue esigenze con quelle del tuo partner in una relazione?
Stando a quanto affermato dai responsabili dell’app, utilizzandole gli utenti di OKCupid si ritagliano circa il 40% di probabilità in più di trovare una persona con cui stabilire una relazione proficua. Resta naturalmente da capire in quale modo sia stato formato questo dato, ma ben presto ad utilizzare tale sistema potrebbero essere anche altre realtà operanti nello stesso settore. A suggerire un esito di questo genere sono proprio le dimensioni economiche ormai assunte dal fenomeno dating, a livello globale.
Il dating in Italia e nel mondo
La decisione di utilizzare anche l’intelligenza artificiale nel settore del dating non dovrebbe stupire eccessivamente. Si tratta infatti di un settore non solo florido, ma anche in espansione, anche nel nostro Paese.
Per capire meglio il fenomeno basti ricordare che in Italia sono oltre 800mila coloro che utilizzano Tinder, sperando nel fatidico “match”, ovvero lo scambio reciproco di like che avviene quando tra due persone scocca la classica scintilla. Mentre secondo i dati di un sondaggio effettuato nel 2021 da YouGov, almeno il 28% dei nostri connazionali ha utilizzato almeno una volta una app di incontri.
Un trend, quello italiano, chi ricalca la crescente importanza del dating a livello globale. Secondo Kaspersky, la nota casa russa di sicurezza informatica, il 44% di chi usa Tinder e altre app di questo genere le ritiene ormai necessarie per poter coltivare una vita sentimentale. Per il 54% semplificano le operazioni necessarie, mentre per il 64% i match suggeriti hanno effettiva validità . L’indagine in questione è stata condotta su un campione di 18mila persone di 27 Paesi diversi e testimonia l’importanza attribuita al dating.
Importanza destinata naturalmente a tradursi in denaro sonante. Tinder, infatti, nell’ultimo anno ha generato 1,65 miliardi di dollari, un dato abbastanza eloquente, tale da far capire l’importanza di strappare utenza alle app concorrenti.
Un dato che pur eloquente, al tempo stesso non sembra in grado di testimoniare in maniera compiuta il fenomeno. In tal senso può rivelarsi più adatto un altro studio, realizzato dal Center for economics and business research e commissionato da Meeting, relativo a sei paesi europei – Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda – il quale ha dimostrato che il giro di affari generato dagli incontri online è pari a circa 26 miliardi di euro.
Non stupisce che tra i siti dedicati, ora, si affacci anche l’intelligenza artificiale, che con ogni probabilità sarà incorporata da tutte le aziende del settore. Il rischio è che a colpi di AI, alla fine il dating perda ogni carattere di genuinità e ne assuma la stessa freddezza.