Autonomus, la birra creata da A.I., bere intelligente?
Arriva Autonomus, la birra creata da A.I. per celebrare i 150 anni di vita del birrificio tedesco Beck’s. 450 esemplari per Italia, Germania, UK.
Autonomus, la birra creata da a.i. Photocredit Uff.Stampa Weber Shandwick
Autonomus, la birra che si è creata da sola…
Il claim di Beck’s per il lancio è “Autonomus la birra che si è creata da sola”: già, perché per festeggiare i 150 anni del marchio è arrivata la birra creata da A.I., interamente.
E’ un’edizione limitata, look futuristico d’obbligo, visto il “mastro birraio” che le ha dato i natali: niente di meno che un’intelligenza artificiale.
L’idea è del colosso tedesco AB InBev, proprietaria dello storico birrificio tedesco che, oggi, si presenta con un prodotto nato sfruttando proprio del caratteristiche di una a.i., ovvero la velocità e la capacità di analizzare variabili e combinazioni di sapore, colore, profumo fino ad ottenere quello che i ricercatori hanno ritenuto essere la ricetta perfetta.
Ed è così che è nata Autonomus, la birra creata da A.I.!!!
Autonomus sarà una Pilsner al 5%, venduta in un contenitore ibrido composto, per metà, da vetro e, per l’altra metà, da alluminio. Il formato è da 330 ml. e la ricetta utilizza prodotti tedeschi locali e ingredienti 100% naturali.
Birra creata da A.I., solo 450 bottiglie, edizione limitatissima
Il prodotto finale, quello che troveremo nelle pochissime bottiglie immesse sul mercato – più un feticcio per collezionisti che un prodotto per consumatori – è una birra che miscela malto, luppoli, lievito, acqua ed un quinto, segretissimo ingrediente.
Saranno soltanto 450 gli esemplari di Autonomus prodotti in edizione più che limitata, dato l’esiguo numero, tra Germania, Italia e Gran Bretagna. Per tutti i curiosi, gli appassionati, i superscettici, l’aggiornamento sugli stati di avanzamento di Autonomus è assicurato attraverso una newsletter cui ci si può iscrivere dal sito Beck’s.
Dalle bottiglie verdi all’A.I., storia di un birrificio controcorrente
Dal 1930 la birra si imbottiglia usando vetro scuro marrone: Back’s scelse il verde, abbastanza scuro da proteggere la bevanda dalle alterazioni prodotte dalla luce, ma sufficientemente trasparente per vederne l’interno. Tutti vendevano le bottiglie singolarmente: Beck’s si inventò il six-pack, così stappi e bevi la tua birra, lasciando il resto ben chiuso e protetto!
E quando fu necessario trasferire la birra in lattina, per venire incontro ad un’altra fascia di consumatori, ecco che tra i pionieri dell’alluminio arrivò, ancora una volta, il birrificio tedesco. Insomma, una storia fatta di primati e, fedele a questa tradizione, ora anche la prima birra interamente creata dall’intelligenza artificiale.
Autonomus, la birra creata da a.i., tranne per un ingrediente segreto…
Tutto Made in ChatGPT e MidJourney: dalla ricetta al packaging, dal branding alla campagna di marketing, l’intero progetto ha sfruttato le doti e le capacità dell’intelligenza artificiale. Tutto, tranne il quinto, segretissimo ingrediente della birra rivoluzionaria: “anni di esperienza e competenza umana, artigianato e creatività, il tutto tenuto insieme da intelligenza artificiale.”
“Abbiamo dato all’intelligenza artificiale una scelta di ingredienti e abbiamo lasciato che formulasse la ricetta – è davvero la birra del futuro. – annuncia Laura Salway, Marketing Director Beck’s – Speriamo che questo esperimento dimostri come l’ingegno umano e A.I. possano lavorare insieme per rivoluzionare per davvero il mondo del beverage, e che Beck’s sia solo all’inizio di tante novità ed entusiasmanti sviluppi, con l’idea di creare sempre più collaborazioni con A.I. nel futuro”.
Squadra che vince non si cambia
Non finisce qui. Dallo storico birrificio tedesco fanno sapere che la collaborazione con l’intelligenza artificiale andrà avanti e con aspettative decisamente impegnative: dopo questo primo exploit con Autonomus, l’a.i. sarà impiegata per i nuovi design dei packaging del brand e i prototipi già fanno gola ai collezionisti di tutto il mondo.
Del resto, pare che proprio il mondo birraio – quello industriale, almeno – sia tra i più sensibili alle nuove tendenze tech, facendone un vero e proprio strumento di marketing. Corona – un altro marchio della multinazionale tedesca cui fa capo il brand Beck’s – nello scorso mese di marzo ha lanciato il Corona Premier Virtual Clubhouse, una sorta di circolo del golf virtuale che garantisce esperienze immersive. Heineken, invece, nel marzo del 2022 ha voluto creare un vero e proprio birrificio nel metaverso, sulla piattaforma Decentraland: l’obiettivo era il lancio di Heineken Silver, la prima birra virtuale.
Ma ancora nessuno era arrivato a pensare di creare una birra, qualcosa che noi beviamo, che entra nel nostro corpo, affidandosi esclusivamente all’intelligenza artificiale, così come ha fatto Beck’s.
Quali saranno le reazioni del pubblico? Come reagirà il mercato?
Nonostante le incertezze che ogni innovazione si porta dentro, le menti pensanti – e umane – a capo della multinazionale del brand sembrano assolutamente certe del successo dell’operazione.
Insomma, pare abbastanza chiaro che, comunque vada, sarà un successo e aprirà la strada ad altre stupefacenti performance dell’intelligenza artificiale nel nostro quotidiano.
Per ora, Beck’s ha conquistato un altro primato, con la realizzazione di Autonomus, la birra creata con l’a.i., ma non resterà da sola a lungo, c’è da scommetterci.