Alla Roma bastano gli ultimi minuti per riprendere il Milan: 2-2 nel big match del Meazza
C’era molta attesa per il big match del Meazza tra Milan e Roma e la gara non ha tradito le attese. Preceduta dagli scontri tra ultras romanisti e napoletani sull’A1, la gara ha visto prevalere i padroni di casa lungo quasi tutto l’arco delle ostilità e la Roma concentrare tutto il proprio arsenale offensivo nei minuti finali.
Alla fine ne è uscito fuori un 2-2 che allontana di nuovo il Milan dalla testa della classifica e lascia invariate le possibilità dei giallorossi, senza però fugare i dubbi sulla loro effettiva consistenza, almeno a livello di gioco.
Le fasi cruciali del match
La gara è iniziata con il Milan proteso in avanti e la Roma schierata in forze nella propria metà campo. Un atteggiamento guardingo che ha permesso di contenere a lungo i padroni di casa, pronti ad agire soprattutto sulla fascia sinistra, con Theo Hernandez e Leao.
L’equilibrio è venuto meno alla mezzora, quando i rossoneri sono riusciti a sfruttare al meglio un angolo con Kalulu, portandosi avanti praticamente alla prima occasione utile. La Roma è sembrata accusare il colpo, alzando il baricentro del gioco, senza però mai rendersi pericolosa, con Zaniolo ai margini della manovra e Dybala in difficoltà per il fondo pesante.
Nel secondo tempo la musica non è sostanzialmente mutata, sino al raddoppio del Milan, ad opera di Pobega, lesto a sfruttare uno strappo di Leao e a battere Rui Patricio. Se l’impressione di tutti era che la gara fosse chiusa, la Roma non si è trovata d’accordo e ha prodotto una reazione furente. Pellegrini e compagni si sono giovati in particolare delle forze fresche messe in campo da Foti, sostituto di giornata di Mourinho, con Matic in grado di far sentire la sua stazza in mezzo al campo e El Shaarawy a portare finalmente variazioni e strappi sulla fascia sinistra.
Il primo squillo di tromba degli ospiti è giunto all’87’, con Ibanez pronto a infilare di testa il pallone alle spalle di Tatarusanu su calcio d’angolo, ormai una specialità della casa. E ancora su calcio piazzato, stavolta di punizione, la rimonta è stata completata al 93′, con Abraham lesto a ribattere in rete la risposta del portiere di casa su un altro colpo di testa, stavolta di Matic.
Il Milan si butta via nel finale
La gara del Meazza ha dato alcune indicazioni notevoli, di cui occorrerà tenere conto nel prosieguo del torneo. La prima riguarda il Milan, che è sembrato soffrire molto la pressione della Roma nel finale, quando Pioli ha deciso di togliere Bennacer per evitare guai peggiori, dopo che il centrocampista aveva rischiato l’espulsione per un fallaccio su Pellegrini.
L’attacco è a sua volta sembrato dipendere quasi esclusivamente da Leao, con Giroud letteralmente ingabbiato dai centrali giallorossi e una fascia destra non all’altezza della sinistra, ove si sono praticamente concentrati i pericoli per gli ospiti.
La Roma resta a sua volta abbastanza indecifrabile. L’ostinazione di Mourinho su Cristante non ha pagato neanche stavolta, con un centrocampo in perenne affanno e incapace di costruire gioco in maniera razionale, senza peraltro riuscire ad offrire una degna protezione alla difesa. Non a caso i giallorossi hanno aumentato la loro pressione e schiacciato il Milan con Matic in campo, capace di far sentire muscoli ed esperienza su un terreno perfetto per le sue doti.
Anche sul piano del gioco la Roma ha lasciato seri dubbi, con Zaniolo sempre avulso dallo sviluppo della manovra e la coppia Abraham-Dybala troppo isolata dal resto della squadra. Se la difesa a tre ha pagato in fase di contenimento su Leao, il buco in mezzo al campo ha permesso ai centrocampisti rossoneri di condurre il gioco a piacimento. Resta da capire se il rientro di Wijnaldum possa sanare questi difetti, in caso contrario la stagione dei capitolini potrebbe non decollare mai.