Svolta per il calcio italiano: arriva il fuorigioco semiautomatico
Svolta in arrivo per il calcio italiano: il fuorigioco semiautomatico sarà ufficialmente utilizzato per la finale di Supercoppa Italiana.
Supercoppa Italiana: primo esperimento italiano per il fuorigioco semiautomatico
La tecnologia continua ad essere un punto cardine della rivoluzione calcistica degli ultimi anni, come dimostrato dall’ormai dominio del VAR e dai nuovi accorgimenti in ambito internazionale. Fra questi, sta per fare il suo debutto in una competizione italiana anche il fuorigioco semiautomatico. Definito con l’acronimo S.A.O.T, lo strumento verrà sfruttato per la prima volta nel derby tra Inter e Milan, previsto per la prossima finale di Supercoppa Italiana. Lo scontrò avrà luogo in Arabia Saudita il 18 gennaio, con le squadre di Milano che potrebbero giovare di un alleato tecnologico in più.
L’annuncio di Luigi De Siervo sulla prima volta italiana del fuorigioco semiautomatico
La notizia ufficiale del primo utilizzo italiano del SOAT è arrivata direttamente dall’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo. Come riportato dal Sportmediaset, l’esponente ha dichiarato: “E’ un giorno importante, siamo stati la prima lega al mondo ad avere la goal line technology e il VAR e ora la prima ad avere il fuorigioco semiautomatico“. Non è ancora chiaro se l’introduzione per la finale di Supercoppa Italiana aprirà la strada all’utilizzo corposo anche in Serie A; sarà un test fondamentale per il futuro della tecnologia sportiva.
Il commento di Gianluca Rocchi: “Sarà un test molto importante”
Come confermato dal designatore arbitrale italiano, Gianluca Rocchi, l’introduzione del fuorigioco semiautomatico per la Supercoppa tra Inter e Milan rappresenta uno step fondamentale dopo i numerosi percorsi di lavoro per ottimizzarne l’efficacia. “E’ uno strumento che ci permette di lavorare al top. La Supercoppa sarà un test molto importante”. Queste le parole del designatore, come riportato da Sportmediaset. Chiaramente, Gianluca Rocchi ha voluto anche precisare quanto sia fondamentale lavorare ancora sodo sulla preparazione, al fine di farsi trovare pronti per un utilizzo corposo del nuovo strumento.
Fuorigioco semiautomatico: in Serie A dal girone di ritorno
Come spiegato da Andrea Butti nel corso di una conferenza stampa presso l’International Broadcasting Center di Lissone, il nuovo strumento tecnologico farà il suo debutto ufficiale nel campionato di Serie A a partire dal 27 gennaio. Per quella data, è prevista la prima giornata del girone di ritorno. Da quel momento, sarà fondamentale capire quale sarà l’accoglienza di giocatori e staff tecnici in merito al fuorigioco semiautomatico nel calcio; il giudizio si baserà sulla velocità di esecuzione e sull’effettivo vantaggio dal punto di vista della fluidità e della correttezza delle decisioni.
Come funziona il fuorigioco semiautomatico
L’introduzione del SOAT è senza dubbio una svolta dal punto di vista calcistico, nel merito delle spesso discusse decisioni arbitrali. Affidare l’analisi del fuorigioco ad uno strumento infallibile potrebbe placare definitivamente alcune delle polemiche più agguerrite che spesso seguono le partite di Serie A. Ma come funziona questa nuova tecnologia? Il fuorigioco semiautomatico sfrutterà il funzionamento di ben 12 telecamere installate in zone strategiche del campo. Viene dunque tracciata la disposizione dei giocatori in campo con trasposizione tridimensionale. Ogni parte del corpo funzionale al regolamento sarà oggetto del tracciamento 3D al fine di delimitare con assoluta certezza la linea dell’ultimo giocatore. Una volta definita la struttura digitale, la chiamata del fuorigioco sarà per l’appunto automatica e in un certo senso scientifica.
Quali potrebbero essere i vantaggi per il calcio con l’introduzione del fuorigioco semiautomatico
Dal punto di vista pratico, è innegabile che l’ausilio della tecnologia possa introdurre maggiore certezza nelle decisioni declinando al minimo le polemiche e controversie arbitrali. I dubbi e lo scetticismo che aleggiano oggi intorno all’utilizzo del VAR non possono inoltre essere ascritti anche al SOAT. Nel primo caso, vi è comunque il giudizio umano nel richiamare l’attenzione dell’arbitro in campo, oltre alla soggettività di altre decisioni. Il fuorigioco semiautomatico dovrebbe avere invece una valenza inequivocabile, al pari della Goal Line Technology; il verdetto emesso dallo strumento non dovrebbe lasciar spazio ad interpretazioni soggettive.