Calvizie uomo, cosa sapere
La pelata, uno dei peggiori incubi degli uomini
La calvizie uomo (alopecia androgenetica) è uno dei maggiori problemi che angosciano gli uomini. E curiosamente è causata (anche se indirettamente) dal testosterone, proprio l’ormone che conferisce la mascolinità all’uomo.
Il primo a collegare la tanto odiata (quanto temuta) pelata e il testosterone fu James Hamilton, endocrinologo e anatomista statunitense che negli anni ’40 notò che i castrati (pratica che in quel periodo era riservata ai ragazzi con problemi mentali) prima della pubertà avevano minore probabilità di soffrire di alopecia androgenetica. Quindi collegò il testosterone alla perdita di capelli maschile.
E così da quelle prime osservazioni, la scienza ha fatto numerosi progressi in fatto di calvizie maschile, però ancora non si è arrivati a una soluzione definitiva di quest’annoso problema maschile.
Non solo testosterone, infatti, la caduta dei capelli può dipendere anche da altri fattori e non è legata all’avanzare dell’età . La perdita dei capelli può iniziare anche a 20 e 30 anni di età . E si manifesta in modo differente in base ai vari gruppi etnici. L’alopecia androgenetica è molto comune nell’etnia caucasica (più della metà ne soffre prima già dei 50 anni di età ) mentre le persone di etnia asiatica sono meno soggette alla perdita di capelli.
Quali sono le cause del diradamento e/o caduta dei capelli negli uomini? Andiamo a conoscerli.
- Perdita di capelli causata dall’alimentazione. Gli squilibri nutrizionali possono essere una delle cause per l’alopecia androgenetica
- I fattori ereditari sono – forse – le cause più conosciute e colpevolizzate nella perdita di capelli. Avere in famiglia, un padre, uno zio, un fratello o n nonno pelati potrebbe essere un campanello d’allarme
- La società moderna è un produttore di stress per gli esseri umani. E recenti studi hanno dimostrato che il forte stress può causare diversi problemi di salute, compresa la perdite dei capelli
- L’ultimo fattore è l’eccesso di sebo detta alopecia seborroica. Questa tipologia di perdita di capelli è precoce e colpisce in particolare i maschi in età giovanile con un esordio tra i 20 e i 30 anni. E interessa la regione frontale e il vertice
Andiamo a conoscerle nel dettaglio.
Tipologia androgina: la più conosciuta della pelata nell’uomo. Si tratta di una forma cronica, causata da una eccessiva sensibilità all’ormone diidrotestoterone (DHT) regolato dall’enzima 5-Alfa Reduttasi. Si manifesta nella zona fronto-temporale e/o la famosa chierica.
Tipologia da disturbi alimentari: la salute vien mangiando e una mancanza nutrizionale può causare diversi danni all’organismo. La carenza delle vitamine B (presenti in diversi alimenti come nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel latte, nei formaggi e nelle carni) può causare una perdita dei capelli. Utile per prevenire questa importante perdita, oltre che aumentare l’apporto di vitamina B, mangiare più cereali e alimenti ricchi delle vitamine C e E.
Tipologia seborroica: questa forma di alopecia è causata dall’eccessiva produzione di sebo da parte del cuoio capelluto che può far insorgere una forfora grassa.
Tipologia da stress: dicevamo che un forte stress può causare diversi disturbi di salute e forti squilibri che in determinati casi possono colpire la capigliatura, causandone un indebolimento con la conseguenza di una perdita di capelli.
In caso di sospetto di un possibile futuro senza capelli cosa fare? Di sicuro, evitare di affidarsi a trattamenti ‘fai da te’ o ‘della nonna’ e rivolgersi a uno specialista che consiglierà quali esame eseguire per definire la causa della perdita di capelli e di conseguenza la cura più adatta.
Foto di copertina: Ira Lee Nesbitt da Pixabay