Integratori alimentari killer, a volte ritornano

Integratori alimentari a base di sostanze simili alle anfetamine tornano a circolare sul web. E scatta l’allerta del ministero della Salute

integratori alimentari pericolosi

integratori alimentari pericolosi, Photocredit by Foto di Daniel Waleczek da Pixabay

Ritorna il problema degli integratori alimentari a base di sostanze pericolose, venduti al di fuori dei circuiti soggetti al controllo da parte delle autorità del farmaco.

Non si comprano nelle farmacie, né erboristerie o altri punti vendita trasparenti: la piazza è quella di Internet. Nessun controllo, solo rischi.

Il ministero della Salute ha recentemente pubblicato un’allerta in riferimento a due integratori alimentari, a base di Dmaa, o dimetilamilamina, prodotti negli Stati Uniti e distribuiti in Europa attraverso il web. Non è il primo avviso e, purtroppo, non sarà l’ultimo, perché la pratica di impiegare questi aiutini, per rimettersi in forma, non è isolata. Talvolta inconsapevolmente, si rischia di far uso di sostanze chimiche davvero pericolose per buttar giù qualche chilo di troppo o per raggiungere determinate prestazioni sportive.

Escobar e Kill Zone, i due integratori alimentari a base di Dmaa o dimetilamilamina

E’ quel che accade con l’integratore in polvere Escobar (confezione da 250 grammi), che contiene Dmaa, o dimetilamilamina: la sostanza in questione è un’ammina e, come tale, tossica. Nel caso di specie, si tratta di uno stimolante presente in sostituitivi ed integratori alimentari dietetici, utilizzato in alcune diete dimagranti e dagli sportivi, perché agisce anche sulla massa muscolare. Soprattutto se associata alla caffeina, può determinare problemi cardiovascolari serissimi.

Integratori alimentari killer
Integratori alimentari pericolosi, Photocredit by Fernando Ribas da Pixabay 

Il medesimo allerta interessa anche il Kill Zone Hardcore Ultimate Formula 100% Skills: anche in questo caso si tratta di un integratore in polvere, venduto in confezione da 300 grammi, che contiene Dmaa (dimetilamilamina), Dmba (1,3-dimetilbutilammina) e octopamina. Oltre ai rischi legati all’assunzione della Dmaa, ci sono quelli associati alla Dmba: ictus ed emorragie cerebrali.  

La comunicazione del RASFF

Va precisato che queste allerte sugli integratori alimentari pericolosi,  puntualmente diffuse dal ministero della Salute, fanno riferimento alle segnalazioni RASFF, il sistema  di allerta rapido per alimenti e mangimi istituito dalla Comunità Europea, dal Lussemburgo.

Nelle schede di segnalazione 2023.0218 e 2023.0236 è chiaramente indicato il livello di rischio connesso all’assunzione di questi due integratori.

Perché sono considerati pericolosi per la salute

La pericolosità della dimetilamilamina, senza avventurarsi in descrizioni da pubblicazioni scientifiche, è una sostanza simile all’anfetamina, le cui proprietà sono inibitrici dell’appetito ed agiscono come brucia grassi, oltre ad essere degli stimolanti. Senza contare il problema legato alla dipendenza, che non è affatto secondario. E lo stesso vale per la dimetilbutilammina, una molecola simile alla Dmaa, e l’octopamina.

Il falso “olio di geranio”

Spesso vengono spacciati come integratori alimentari “naturali”, come per la dmaa (dimetilamilamina) nota anche come “Olio di geranio”, stimolante contenuto in diversi integratori usati sia dagli sportivi per migliorare le prestazioni, sia da chi vuole semplicemente perdere peso.

La sostanza è stata vietata già dal 2009 dalla Agenzia mondiale Anti-doping (Wada), ma, nonostante questo, la dmaa continua ad essere impiegata in modo indiscriminato nella produzione degli integratori distribuiti sul web. Inutile dire, ad oggi, nessuno è riuscito a dimostrarne la presenza in natura, né l’origine naturale, né alcun legame di parentela con il geranio.

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