I fumatori sono a rischio per 56 malattie
Non una ma ben 56 malattie. Questo il numero di malattie (anche gravi) che possono colpire i fumatori
Fumo, rischio per 56 malattie però per chi smette di fumare sarà come un reset. Il fatto che il tabacco e il fumo sono dannosi per la nostra salute è ormai un fatto accertato da diversi anni, adesso, però un recente studio (pubblicato su The Lancet Public Health) ha scoperto che i fumatori più incalliti hanno una maggiore incidenza di ammalarsi di ben 56 malattie.
I fumatori, dicevamo che rischiamo di più dei non fumatori di ammalarsi di diabete, diversi tipi di tumore (esempio ai polmoni e alla faringe), di infarto, di aneurisma aortico, di ulcera, di cataratta e anche di soffrire di asma. Incrociando i dati, oltre al fatto che i fumatori possono ammalarsi di 56 malattie differenti, sono gli uomini ad avere una maggiore incidenza (50%) rispetto alle donne (24%).
Gli studiosi per questa ricerca hanno utilizzato i dati della China Kadoorie Biobak che tra il 2004 e il 2008 hanno reclutato 512 mila volontari adulti e fumatori cinesi. E sono stati seguiti per 11 anni e in questi anni sono deceduti oltre 48.800 volontari.
Non solo, infatti, la ricerca ha stimato che circa il 50% dei fumatori precoci (ovvero quelli che hanno iniziato a fumare da giovani) morirà a causa della sigaretta.
Da questa ricerca non solo brutte notizie. I fumatori pentiti (prima di sviluppare malattie gravi) ritorneranno ai livelli di rischio dei non fumatori ma solo dopo 10 anni dopo l’addio al tabacco.
Si tratta di una ricerca condotta dai ricercatori dell’Oxford Population Health del Regno Unito con la collaborazione dell’Università di Pechino e dell’Accademia delle Scienze Mediche. Ricerca che si è svolta nella Repubblica Popolare Cinese dove è concentrato il 40% dei fumatori a livello mondiale.
E per quanto riguarda le sigarette elettroniche? In questo periodo non si possiedono dati certi relativi agli effetti a lungo termine, anche perché si tratta di un prodotto relativamente nuovo. Molti affermano che le sigarette elettroniche siano meno nocive di quelle tradizionali e che al tempo stesso siano un valido aiuto per chi vuole smettere di fumare.
Anche se con la sigaretta elettronica si aspira un minore quantitativo di nicotina (rispetto a quelle tradizionali) recenti studi hanno riscontrato la presenza di sostanze dannose alla salute presenti nelle ricariche. Dicevamo che recenti studi hanno isolato nel vapore prodotto dalle sigarette elettroniche, riscontrando la presenza di sostanze danno all’organismo come il glicole propilenico che è si sicuro a piccole dosi. Infatti, la sua inalazione prolungata potrebbe essere causa di irritazioni delle vie aere, intossicazione, tosse, asma e anche riniti allergiche.
Nono solo. Riscaldando i composti della glicerina e del glicole propilenico si ottiene la formazione di formaldeide e acetaldeide che, secondo l’IARC, a dosi elevate sono cancerogeni del gruppo 1. Quindi molto pericolosi per la salute.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha comunicato che in tutto il mondo sono stati registrati 8 milioni di decessi causati dal fumo, mentre nel nostro pese la stima è di oltre 93 mila decessi di cui il 20% tra gli uomini e il 7.6% tra le donne. Morti attribuite alla sigaretta. E si stima che entro la fine del secolo, circa un miliardo di persone morirà a causa del fumo.
Foto di copertina: Gerd Altmann da Pixabay