Il Mississippi ha vietato la vendita di auto elettriche? Non è esattamente così
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Il Mississippi ha deciso di andare in decisa controtendenza rispetto al resto degli Stati Uniti circa la vendita di auto elettriche? In apparenza sembra così.
Lo Stato posizionato sulla costa orientale, infatti, ha appena approvato un disegno di legge che vieta l’apertura di nuovi store ai costruttori di auto elettriche, a meno che non osservino le stesse regole cui devono rispondere quelle tradizionali.
Si tratta di un provvedimento destinato a far discutere l’opinione pubblica, ma che è stato inteso dai politici locali come una vera e propria risposta a Tesla. Andiamo a vedere perché e a cercare di capire cosa stia bollendo in pentola.
Cosa sta accadendo nel Mississippi?
Il piccolo stato del Mississippi ha deciso di vietare gli store dedicati alla vendita di auto elettriche. Un disegno di legge in tal senso è stato messo in campo senza naturalmente fare nomi, ma strutturato in maniera tale da impedire a Tesla di avvantaggiarsi indebitamente sugli altri costruttori.
Il marchio fondato da Elon Musk, infatti, fonda il suo modello di vendita non sulle tradizionali concessionarie, bensì sui propri store. In tal modo, secondo i proponenti, è in grado di eludere le leggi statali cui è affidato il compito di disciplinare le attività in franchising.
I legislatori, in pratica, temono che altre aziende possano decidersi a copiare il modello di vendita del brand californiano, ritagliandosi in tal modo una posizione di rendita nei confronti delle aziende le quali si dedicano anche alla produzione di vetture dotate di motori endotermici.
La legge ha già superato l’esame di Camera e Senato ed è in questo momento al vaglio del governatore repubblicano Tate Reeves, al quale spetta l’ultima parola. Nel caso di un assenso sembra però abbastanza esagerato affermare che si tratti di uno stop all’auto elettrica. A spiegarlo è il senatore Daniel Sparks, secondo il quale la legge afferma un semplice principio di eguaglianza tra costruttori: chi ha una filiale fisica deve seguire cioè le stesse regole di tutti gli altri, senza creare figli e figliastri.
Un parere il quale, però, non è condiviso dal collega repubblicano Joey Fillingane. Secondo lui, infatti, il provvedimento sembra confermare soltanto una certa resistenza culturale di fronte ad ogni possibile cambiamento. Soltanto che in tal modo i cittadini del Mississippi verrebbero ad essere privati di una opportunità disponibile invece per tutti gli statunitensi.
Il Wyoming vieta la vendita di auto green sino al 2035? la “provocazione” infine non è passata
Se in Mississippi la disputa sembra dovuta alla volontà di non creare disparità di trattamento tra i vari produttori, in Wyoming la sostanza è molto diversa. In questo Stato, infatti, si è cercato addirittura di vietare la vendita di veicoli elettrici sino al 2035.
In questo caso, alla base del provvedimento in questione, denominato “Phasing out new electric vehicle sales by 2035”, ci sarebbe una questione di interessi ben precisa. Il Wyoming, infatti, fonda la sua economia per buona parte sull’industria del petrolio e del gas, compreso il suo indotto. Su questi settori un gran numero di famiglie ha fondato in pratica la propria esistenza e la grave crisi che deriverebbe dall’elettrificazione dello Stato si andrebbe a calare alla stregua di un vero e proprio colpo di maglio su di esse.
A spiegarlo al Cowboy State Daily è stato il senatore Jim Anderson, precisando che la nuova legge punta a respingere eventuali diktat relativi alla vendita di auto dotate di motori a combustione interna, come è stato di recente deciso negli Stati di New York e California. Si tratta in effetti di una motivazione che sembra andare incontro alle preoccupazioni relative alle ripercussioni di disposizioni di legge tali da non tenere conto delle possibili ripercussioni derivanti da un atteggiamento favorevole all’elettrico portato avanti senza curarsi di nulla. Il provvedimento, comunque, non è infine passato.