Perché molti automobilisti versano l’olio d’oliva nel serbatoio: ecco cosa accade

Perché molti automobilisti versano l’olio da cucina nel serbatoio della propria auto? Cosa accade? Quali sono i rischi per il motore della vettura? Scopriamolo.

olio oliva motore

Perché molti automobilisti versano l’olio d’oliva nel serbatoio della propria auto? Cosa accade? Quali sono i rischi per il motore della vettura? Scopriamolo.

Con il prezzo della benzina alle stelle, molti italiani non sono in grado di permettersi di fronteggiare il caro carburante. Lo scenario incoraggia sempre più italiani a cercare alternative per risparmiare le spese di carburante. Alcuni automobilisti non hanno esitato a sostituire il carburante con olio di oliva. Questa pratica è legale in Italia? Ecco cosa accade.

Guidare con olio extravergine di oliva: quali sono i rischi per il motore della tua auto?

Poiché gli oli vegetali sono chimicamente vicini al diesel, alcuni conducenti con propulsore a diesel preferiscono risparmiare. Questi oli sono molto più densi del diesel e il loro utilizzo può cambiare il modo in cui gli iniettori di carburante spingono il diesel attraverso la camera di combustione. Questi dispositivi meccanici sono essenziali per la corretta combustione del carburante all’interno dei cilindri. In questo caso, gli iniettori inietteranno l’olio vegetale nel cilindro, ma il getto sarà più denso.

Di conseguenza, la quantità di carburante parzialmente bruciato sarà molto maggiore, con conseguente minor numero di chilometri percorsi e aumento delle emissioni di gas. Inoltre, porterà a un significativo accumulo di depositi in tutte le parti del motore associate alla combustione, sia negli iniettori che nella camera di combustione. Di conseguenza, ciò comporta una maggiore usura degli iniettori e della pompa del carburante, che dovranno raddoppiare gli sforzi per iniettare il fluido più denso.

Versare l’olio nel serbatoio: cosa dice la normativa?

I veicoli con motore a diesel possono tecnicamente funzionare con carburanti alternativi non omologati, come olio extra vergine di oliva. La normativa è molto chiara in materia: è severamente vietato utilizzare gli oli vegetali come carburante per il proprio veicolo. I trasgressori devono affrontare pesanti sanzioni: fino a 3 anni di reclusione, confisca del veicolo, nonché una sanzione per frode sul carburante.

olio d'oliva nel serbatoio

Olio vegetale come combustibile: l’assicurazione copre le spese di riparazione?

In considerazione dei rischi che possono verificarsi a seguito dell’uso di olio vegetale come combustibile, le compagnie assicurative non coprono le spese di riparazione. È bene evitare di utilizzare l’olio alimentare per non danneggiare il motore dell’auto ed esporre a pesanti sanzioni previste dalla legge.

Olio motore auto: quando cambiarlo?

L’olio motore auto si consuma e si degrada. L’olio motore a benzina normalmente andrebbe sostituito tra i 10.000 ed i 20.000 km, chilometraggio indicato sul libretto. Per l’olio di un propulsore a diesel, queste cifre arrivano fino a valori di 35mila km, anche se sui motori di ultima generazione l’intervallo dei tagliandi si è ridotto. Le caratteristiche dell’olio motore sono indicate nel libretto di uso e devono sempre essere rispettate.

È fondamentale non mescolare olii con sigle di caratterizzazione differente. Altro buon suggerimento è quello di non utilizzare delle marche troppo economiche, che potrebbero danneggiare il motore. È bene puntare sui brand famosi che possono essere garanzia di qualità (Mobil1, Petronas, Castrol). Ogni produttore suggerisce una specifica marca di olio motore. In ogni caso è sempre bene optare per un prodotto di qualità.

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