Vinokilo, l’evento più contemporaneo dell’abbigliamento Vintage
Sta spopolando, anche per gli uomini, l’abbigliamento Vintage per distinguersi cosƬ in tema di stile.
La ricerca di capi vintage da abbinare a capi nuovi e moderni permette di creare un guardaroba più personalizzato ed unico non prigioniero dei dogmi dettati dal comparto del fashion.
Un capo vintage ha un’anzianitĆ superiore, dai 15-20 anni in su, e fa riferimento ad una serie di marchi o tendenze iconici originale, come ad esempio i jeans a vita alta degli anni Ottanta che hanno lasciato un segno nella storia. Si sono moltiplicati i mercatini, negozi online e fisici in cui trovare questi capi. Numerose anche le app di scambio e compravendita.
Robin Balser, ceo e founder del brand Vinokilo, giĆ inserito da Forbes nella classifica 2020 degli imprenditori under 30 impegnati in progetti di rilievo sociale, ha reinventato contemporaneamente il vintage.
Il format offre infatti un’alternativa al fast fashion ed ĆØ socialmente responsabile, economicamente accessibile e punta al coinvolgimento e la valorizzazione della diversitĆ e la passione comune per Vinokilo a favore del pianeta. Si propone come alternativa concreta all’attuale assetto dell’inquinante comparto della moda, tra i più impattanti a livello mondiale.
Dal 2016, anno di partenza del format, Vinokilo ha contribuito a ridurre l’impatto ambientale riciclando oltre 379.392 chilogrammi di capi e accessori con un conseguente risparmio di emissioni di CO2, acqua e corrente elettrica. Comprare abbigliamento di seconda mano o vintage prolunga infatti la vita di un oggetto che non ha ancora raggiunto un livello di usura o di obsolescenza tale da impedirne lāutilizzo.
La compravendita di usato diventa cosƬ una risposta allāeccessiva produzione e consumo di prodotti tessili. Infatti se un milione di persone comprasse abiti di seconda mano, al posto di abiti nuovi, verrebbero prodotti 6 milioni di Kg di anidride carbonica in meno.
Vinokilo nasce in Germania diventando un evento itinerante di vendita di vestiti di seconda mano e vintage, al chilo, con l’obiettivo di stimolare l’abitudine al “riuso”, preferendolo all’acquisto compulsivo di cose nuove, inevitabilmente destinate alla discarica.
Vinokilo diventa cosƬ la più grande ”kg sale”di vintage sostenibile dāEuropa che ha come sistema un modello di circolaritĆ internazionale che risponde in modo concreto allāurgenza ambientale legata allāindustria del fashion.
”Il nostro impegno principale ĆØ quello di diffondere la cultura del riciclo contro il surplus produttivo che sta distruggendo il pianeta: lāeducazione al consumo ĆØ infatti un aspetto preponderante allāinterno del format Vinokilo. Ci rivolgiamo prevalentemente alla Gen Z, anche per ragioni banalmente legate alla maggiore possibilitĆ di educare e formare un mindset che ridisegni globalmente i comportamenti di acquisto e consumo della societĆ che verrĆ . Siamo un progetto inclusivo e aperto a tutti’‘ ha spiegato Robin Balser, ceo e founder del brand Vinokilo.
Per partecipare all’evento, che prevede inoltre musica, cibo e bevande, ĆØ necessario acquistare un ticket di ingresso. NovitĆ di Vinokilo ĆØ il ‘Circle’ che prevdere la possibilitĆ di donare vestiti usati e che darĆ diritto all’applicazione di alcuni sconti sui nuovi acquisti.
Per Robin Balser ĆØ importante ”Creare unāalternativa alla moda: responsabile, accessibile e coinvolgente. La nostra volontĆ ĆØ valorizzare la diversitĆ del singolo, conducendo una ricerca capillare e costante che rimetta in circolo pezzi unici, attraverso esperienze che non si limitano allo shopping, che si parli dei nostri eventi fisici o del nostro e-commerce.’‘
Vinokilo farĆ tappa in tutta Europa. In Italia la carovana arriverĆ a Livorno dal 3 al 5 febbraio, a Varese dal 10 al 12 febbraio, a Brescia dal 16 al 19 febbraio. All’appuntamento saranno presenti una selezione di vestiti di svariate marche e vari stili (dagli anni ’60 ai 2000), con un ricambio continuo giorno per giorno. Sono presenti delle bilance per pesare gli articoli e scoprirne il corrispettivo prezzo: quest’anno il prezzo al chilo ĆØ 45 euro. Si paga quindi in base a quanto si acquista.
Un evento di origine tedesca molto diffuso e dedicato alla vendita che nasce come esperimento di economia circolare e pensato per contrastare l’industria del fast fashion.