Si parla spesso di leadership e di come ormai la gestione consapevole del team sia diventata una necessario asset aziendale. Spesso viene confuso il ruolo dell’HR manager con quello del recruiter, quando in realtà hanno obiettivi molto diversi tra loro. Vediamoli nel dettaglio.
Un recruiter ha il compito fondamentale di intercettare i bisogni dell’azienda di entrare in contatto con dei candidati che siano il più in linea possibile con le caratteristiche identificate per il ruolo vacante. Si propone quindi di aiutare l’azienda a capire cosa serve e a proporre delle persone adeguate a quella posizione.
L’HR manager (responsabile delle risorse umane), tra le altre mansioni, può avere anche il ruolo di recruiter o comunque la sua posizione prevede che svolga anche delle attività di recruiting.
Tuttavia la maggior parte del suo tempo è destinato alla gestione delle persone che sono già all’interno dell’azienda, e ha la responsabilità di coordinare l’apparato amministrativo che lega i lavoratori alla società, le negoziazioni in merito ai movimenti che i lavoratori campion sia internamente (cambi di ruoli o mansioni, trasferte, ecc) sia esternamente (ferie, permessi, formazione, ecc), la formazione dei responsabili di funzione che hanno a che fare con una squadra.
Quali sono i segreti che un HR manager deve conoscere per svolgere al meglio il proprio lavoro?
Considerare che i lavoratori sono persone, e non sono dei numeri. Specialmente nelle grandi aziende, dove i rapporti uno a uno tra il responsabile risorse umane e i dipendenti sono rari e difficili, egli/ella ha il dovere di essere un punto di riferimento umano per le persone che vivono l’azienda. Se chiunque in azienda ritiene di poter andare a bussare alla porta del HR manager per condividere le problematiche che lo coinvolgono ed essere ascoltato, una buona parte del lavoro di creare un clima sereno e accogliente è stata fatta. Questa possibilità contribuisce a rendere il clima sereno e migliorare la performance lavorativa.
Avere un rapporto diretto molto stretto con i responsabili dei team. Per tutte le persone che in azienda hanno la responsabilità di guidare un gruppo, è molto importante essere in grado di replicare le azioni e le parole che il proprio superiore condivide con loro. Se il responsabile delle risorse umane ha una atteggiamento autorevole, parla con chiarezza, schiettezza, non si dedica al pettegolezzo e lavora con atteggiamento positivo, allora anche le altre persone riverseranno sul proprio team lo stesso approccio che percepiscono rivolto verso di loro.
Puntare tantissimo sulla formazione di tutte le categorie. I momenti di formazione sono molto importanti per vari motivi tra i quali migliorare le competenze dei lavoratori nella propria mansione e permettere agli stessi un momento di stacco dal proprio compito. Per far sì che la formazione sia efficace è importante che sia percepita come significativa e utile da parte di tutte le persone coinvolte nel processo aziendale. E’ quindi fondamentale che siano convinti dell’utilità della proposta in prima istanza i responsabili dei vari dipartimenti/reparti. Il compito dell’HR manager in questo senso è, oltre che cercare di erogare una formazione utile, interessante e coinvolgente, di sensibilizzare la persone sull’opportunità positiva di ogni momento di formazione aziendale.
L’HR manager è il ponte che mette in contatto le persone che lavorano e l’azienda di cui sono dipendenti: è un ruolo cruciale, e acquisisce ogni giorno sempre più importanza. In un clima sociale in cui si stanno mettendo in discussione i principi del “lavoro duro a ogni costo”, è compito suo quello di sintetizzare i valori aziendali e comunicare sia internamente sia a eventuali candidati esterni, per fare in modo che il clima aziendale sia positivo, evitando che le persone lascino l’azienda e che siano felici del proprio posto di lavoro.
