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Benessere olistico, il nuovo mantra del beauty: “bellezza = cura di sé”

Scopri come il benessere olistico stia cambiando il modo in cui pensiamo alla bellezza e alla cura del nostro corpo e della nostra mente

Benessere olistico. Photocredit Iurii Laimin da pexels

Benessere olistico, bellezza = cura di sé. Photocredit Iurii Laimin da pexels

Sarà che viviamo in costante stato di ansia ambientale ma ormai un fatto è certo: la nuova tendenza – soprattutto dopo il periodo di pandemia – boccia l’immagine vuota di bellezza e giovinezza ad ogni costo e promuove, a pieni voti, un concetto che vede il nostro aspetto esteriore come conseguenza; è il benessere olistico.

Quindi, lo stare bene è la chiave per essere, sentirsi e, di conseguenza, venir percepiti come “belli”; non il contrario.

Lo ha capito al volo la beauty industry che non ha perso tempo e, anzi sta rispondendo prontamente a questo nuovo mercato che, dagli anni 60 ad oggi, ha finalmente raggiunto dimensioni tali da giustificare il cambio di rotta.

Il benessere olistico: l’approccio che sta rivoluzionando l’industria della bellezza

Benessere olistico. Photocredit Anna Shvets da pexels
Benessere olistico, la bellezza viene da dentro. Photocredit Anna Shvets da pexels

Non si parla più di bellezza relegandola all’apparire, ma come un aspetto che riguarda la salute, la gratificazione e il tempo per sé stessi. Il benessere olistico è un approccio a “stare e sentirsi bene” che considera la persona nella sua interezza, integrando mente, corpo e spirito, e non solo gli aspetti più superficiali. Si basa sull’idea che ogni aspetto della vita di una persona – dalle relazioni personali alle attività quotidiane – influisca sulla sua salute complessiva. In questo senso, il benessere olistico è un approccio che cerca di migliorare lo stato generale di una persona, non solo la sua condizione fisica.

Il benessere olistico si concentra sulla sostanza e sul benessere generale dell’individuo, piuttosto che sulla forma esteriore o su un ideale di bellezza standardizzato. In altre parole, la sostanza è al servizio della forma, poiché l’aspetto esteriore dell’individuo è visto come il riflesso della salute e del benessere generale. Tuttavia, questo non significa che l’aspetto esteriore sia trascurato, ma piuttosto che la cura della pelle e del corpo sia vista come parte integrante di un approccio olistico alla salute e al benessere, e non come un obiettivo a sé stante.

Benessere olistico: il segreto di bellezza che va oltre l’aspetto estetico

Rapportato alla beauty industry, questo significa che i prodotti per la cura della pelle, i profumi e il trucco dovrebbero essere concepiti non solo per migliorare l’aspetto estetico, ma anche per nutrire la pelle, stimolare i sensi e migliorare il benessere generale della persona.

Per questo si sono sviluppati prodotti che rispettano l’ambiente, utilizzando ingredienti naturali e biologici, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo un’immagine di bellezza sostenibile e rispettosa. Aziende come Lush, The Body Shop, Aveda, Dr. Hauschka, Origins e molti altri hanno da tempo abbracciato questa filosofia e stanno lavorando per promuovere il benessere olistico tra i loro clienti. Anche grandi marchi come Chanel, Dior, Lancôme, Estée Lauder e molti altri stanno iniziando a muoversi in questa direzione, cercando di adottare un’immagine più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, utilizzando ingredienti naturali e biologici, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo l’idea di un benessere olistico.

Dal “Dorian Gray”  all’essere autentici: il nuovo paradigma della bellezza olistica

benessere olistico. Photocredit farma-estetica.it
Benessere olistico. Photocredit farma-estetica.it

Una tendenza, questa, che interessa tutto ciò che ruota intorno al concetto di beauty: dalla skin care ai trattamenti estetici su viso e corpo e perfino quello che interessa capelli e barba sono coinvolti in questa rivoluzione, che cambia completamente il paradigma.

L’obiettivo non è più quello di essere tutti dei “Dorian Gray”, ovvero quello di mantenere integro l’involucro e al diavolo quello che succede dentro, ma, al contrario, curare al massimo la nostra parte più interiore – organica o spirituale che sia – in modo che si rifletta sulla nostra parte più evidente, cosicché essere belli dentro corrisponda esattamente all’immagine che lo specchio ci rimanda. La bellezza diventa, sempre più, sinonimo di benessere, autenticità ed unicità.

In tal senso, l’industria della bellezza sta mutuando un cambiamento che, nella moda, è già una tendenza più che delineata. Sostenibilità ed etica al servizio dell’essere e non più solo dell’apparire, per offrire un’esperienza sensoriale totalmente immersiva.  

L’importanza del benessere olistico nella beauty routine: amore e rispetto per la natura non siano soltanto parole

Un esempio pratico di tutto questo è rappresentato dal brand giapponese che, pur partendo dal segmento femminile, sta già prendendo in seria considerazione anche quello maschile. La filosofia del luxury brand nipponico è molto semplice e rappresenta in perfetta sintesi il concetto di bellezza = benessere olistico: la terra è regolata da due forze complementari, seppur opposte, lo yin e lo yang e restituisce il concetto sotto forma di prodotti dalle forme organiche e dalle tonalità della terra e del mare.  Perfettamente in linea con la nuova filosofia olistica, l’azienda adotta principi produttivi ed etici pienamente sostenibili e rinuncia a qualunque coinvolgimento del mondo animale nella produzione e nei test.

Un altro brand giapponese, Clé de Peau Beauté  (gruppo Shisheido), ha recentemente pubblicato uno studio che sta condizionando l’orientamento di ricerca per quanto riguarda i trattamenti per la pelle. I ricercatori hanno, infatti, identificato un fenomeno che il brand ha battezzato Skin Intelligence ed immediatamente adottato nella linea luxury, anche questa, per ora, orientata ad un pubblico femminile. La pelle ha le condizioni e le capacità di autorigenerarsi, difendendosi. I sieri prodotti dal brand, quindi, sollecitano la skin intelligence a “far da se”, semplicemente stimolando la sua capacità autorigenerativa.  Peccato che, al momento, il brand non possa essere annoverati tra coloro che possano esibire una label cruelity free. E finché Shisheido, o i suoi fornitori, non escluderanno la pratica di testare i propri prodotti su animali, la loro etica non potrà definirsi completamente in linea con i valori condivisi dalla community che abbraccia il pensiero olistico.

Con Nue Co (Water Therapy), brand statunitense che pratica una strategia di community, la ricerca ha puntato su alcuni fattori senza troppi giri di parole, fronzoli e concessioni a packaging ricercati: siamo fatti di acqua al 70% e, pertanto, questa si può considerare il nostro punto di origine. Tutte le connessioni neurologiche in grado di replicare la sensazione di essere in acqua vengono solleticate attraverso colore, suono e consistenza, in grado di appagare, nell’immediato, la richiesta sensoriale. Ovviamente cruelity free.

Oltre l’apparenza: la bellezza del benessere olistico

Benessere olistico. Photocredit Mikhail Nilov da Pexels
Benessere olistico, individui prima che “genere”. Photocredit Mikhail Nilov da Pexels

Non bisogna essere un genio per comprendere che, per prime, le destinatarie della ricerca della beauty industry sono le donne, in quanto principali consumatrici. E’ però altrettanto vero che, poiché il benessere olistico prescinde dal genere, tutta la produzione industriale cosmetica sia rivolta tanto alle donne quanto agli uomini. Certamente, nel brevissimo, anche questo mercato – dai numeri sempre più interessanti – avrà prodotti dedicati che tengano conto delle specifiche caratteristiche che contraddistinguono il mondo del beauty maschile da quello femminile. Quanto al concetto alla base, beh il benessere, fortunatamente, non è influenzato dal genere, essendo la conseguenza di fattori del tutto individuali e personalissimi.

Per esser belli fuori, quindi, bisogna cominciare da dentro: stare bene, sentirsi bene ed in armonia con la natura, rispettandola, è la chiave per risplendere anche fuori.

La bellezza, la saggezza antica lo dice da sempre, è negli occhi di chi guarda. E questo principio, ora più che mai, può diventare anche un claim.

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