Andy Warhol, La pubblicità della Forma, a Milano fino al 10 Aprile

La mostra “Andy Warhol, La pubblicità della forma” è prorogata fino al 10 Aprile 2023. Milano, Fabbrica del Vapore.

Uff. St. Mostra ANDY WARHOL La pubblicità della forma

Uff. St. Mostra ANDY WARHOL La pubblicità della forma

Lo strepitoso successo di pubblico riscontrato dalla rassegna dedicata ad “Andy Warhol, La pubblicità della Forma”, a Milano, ha indotto gli organizzatori ad estenderne la durata: la mostra resta in cartellone fino al 10 aprile prossimo.

E tiene banco dallo scorso 22 ottobre, praticamente 6 mesi di “tutto esaurito (o quasi)”!

Non sorprenda che si usino termini da teatro: di fatto, tutta la produzione di Warhol è uno spettacolo e l’artista ne ha fatto il proprio must, trasformando la pubblicità in Arte. Si esatto, proprio con la A maiuscola.

La pubblicità della Forma | Milano, Fabbrica del Vapore

La rassegna allestita alla ‘Fabbrica del Vapore’, un’antica fucina di vetture e rotabili tramviari, sede della storica Carminati Toselli nel quartiere di Isola, pieno centro meneghino. La sola location meriterebbe un articolo tutto per sé, ma le bellezze della gloriosa ve le racconteremo in un’altra circostanza. Nel frattempo, ospita – e non si poteva desiderare un set migliore – “La pubblicità della Forma”, la mostra dedicata al maestro americano della pop art .

L’allestimento frutto degli sforzi di pubblico e privato

Oltre 300 opere, suddivise per aree tematiche e sezioni, per descrivere “uno straordinario viaggio nell’universo artistico e umano di uno degli artisti che hanno maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale”, – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori.

E che organizzatori: oltre al comune di Milano-Cultura, anche Navigare; curatore Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors, partner Bmw e Hublot. Insomma, per Andy Warhol ci si è mobilitati davvero senza risparmio.

60 mila visitatori e l’interesse di tutti i media

Ed il pubblico ha risposto entusiasticamente: fino ad ora, è stata visitata da oltre 60 mila persone e 5  mila studenti; ne hanno parlato i media del web (300) e della carta stampata (250 testate) ed il successo è stato tale che si è deciso di prorogarne la chiusura fino al 10 aprile 2023.

Andy Warhol è certamente l’artista più iconico della seconda metà del secolo scorso e la rassegna meneghina ne ricostruisce tutta la vis creativa, iniziata con il boom degli anni ’50 ed il suo strabordante consumismo. Nulla è sfuggito all’acume di Warhol che, da consumato pubblicitario, esplose, conquistando il grande pubblico, declinando la Monna Lisa in 30 versioni che, dal santuario del Louvre, potevano serenamente trovare posto nei salotti borghesi. Da quella prima intuizione, molte altre furono quelle che vi seguirono e la mostra traccia proprio questa mappa: “dagli oggetti simboli del consumismo di massa, ai ritratti dello star system degli anni ’60; dalla serie Ladies & Gentlemen degli anni ’70 dedicata alle drag queen, i travestiti, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerati alla pari di star come Marilyn, sino agli anni ’80 in cui diviene predominante il rapporto col sacro” – approfondisce ancora la nota.

Serigrafie, disegni, foto…. e la BMW M1

Il patrimonio della rassegna è espresso, senza risparmio, in 200 lavori unici, tra serigrafie, disegni e dischi originali, foto, le T-shirt e persino la ricostruzione della prima Factory. Ma si è pensato anche ad un corposo allestimento multimediale, con la proiezione di video da vedere con gli occhiali 3D.  E i contributo di BMW Italia si fa sentire. Grazie alla casa automobilistica, si può ammirare anche l’Art Car per eccellenza: si tratta della BMW M1 che Andy Warhol dipinse a mano, con tanto di filmato che lo ritrae mentre è ‘all’opera’.

Bonito Oliva: ”Warhol è il Raffaello della società di massa americana”

“Warhol –spiega Achille Bonito Oliva – è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine”.

Falcioni: “La quantità prevale sul soggetto”

“Dai disegni degli anni 50 alle icone Liz, Jackie, Marilyn, Mao, Flowers, Mick Jagger ai ritratti ed ai suoi progetti personali come il fashion – dichiara Eugenio Falcioni, tra i massimi esperti di Andy Warhol e responsabile per Art Motorssono presenti tele, carte, sete,  latte con le famose ed uniche Polaroid, per arrivare  agli acetati unici che fanno parte della seconda fase del suo lavoro altrettanto importante”.

Chi è Andy Warhol

Al secolo, Adrew Warhol, di origini slovacche, classe 1928, trova il proprio posto nel mondo trasferendosi a New York, con una laurea in tasca e una visione del mondo assolutamente unica. Nella Grande Mela si libera di quella “a” finale nel proprio cognome e diviene un’apprezzatissimo pubblicitario per le più importanti riviste dell’epoca, Vogue in testa.

E’ artista, regista e produttore cinematografico  ma la sua fama è innegabilmente legata alle sue opere “ripetitive”, basate sull’impiego di prodotti di consumo di massa: trasforma una lattina in un manifesto progressista, la “suaCampbell’ Soup. Con uno straordinario uso della serigrafia, Andy Warhol crea opere che sembrano riproduzioni di prodotti banali o di immagine scontate,  ma la loro vis artistica e culturale è travolgente.  A New York fonda la Factory, uno studio d’arte che diviene un luogo di incontro di celebrità, artisti e personaggi della cultura pop, e ha produce diversi film, tra cui “Chelsea Girls” e “Empire”.

Warhol muore nel 1987 a causa di complicazioni dopo un intervento chirurgico alla cistifellea.

Ma la fama dell’artista è diffusa in tutti i continenti e i suoi soggetti si trovano riprodotti praticamente ovunque.

Come, dove e fino a quando

La mostra “Andy Warhol, La pubblicità della Forma”, rimarrà, quindi, aperta fino al 10 aprile 2023 alla Fabbrica del Vapore, a Milano ed è fruibile ogni giorno della settimana dalle 9:30 del mattino. Nei giorni feriali si chiude alle 19:30 mentre nel weekend e nei giorni festivi, porte aperte fino alle 20:30. Per i biglietti, due alternative: chiamare la biglietteria al numero 351.9691.405 oppure acquistando on line i biglietti in prevendita.

Quanto all’appuntamento, è di quelli imperdibili, perché non sarà facile assistere ad un altro evento di tale portata. “Andy Warhol, La pubblicità della Forma” per ora, resta a Milano, e non si può perdere.

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